West Nile: cos'è la febbre del Nilo e cosa fare in caso di contagio
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Direttore: Alessandro Plateroti

West Nile: cos’è la febbre del Nilo e cosa fare in caso di contagio

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L’Emilia-Romagna vede un aumento dei casi di West Nile, con forme neuroinvasive sempre più frequenti. Cos’è la febbre del Nilo e i sintomi.

Negli ultimi mesi, l’Emilia-Romagna ha registrato un preoccupante aumento dei casi di West Nile, una malattia virale trasmessa dalle zanzare. Questa regione è diventata uno dei principali epicentri del virus in Italia, insieme a Veneto e Friuli Venezia Giulia. In particolare, le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia sono state colpite da una “circolazione virale di alta intensità“. Il virus si sta diffondendo rapidamente, destando allarme soprattutto per l’aumento dei casi di forma neuroinvasiva, che è la più grave.

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La diffusione del West Nile in Emilia-Romagna

Per contrastare questa emergenza sanitaria, le autorità locali hanno intensificato le operazioni di disinfestazione, con particolare attenzione alle aree dove vivono le persone più vulnerabili, come gli ospedali e le case di riposo. Le zanzare del genere Culex, responsabili della trasmissione del virus, sono infatti molto diffuse in queste zone. La diffusione del West Nile non è un fenomeno nuovo in Italia, ma la sua intensificazione nelle ultime settimane sta richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi mirati e tempestivi.

Sintomi e fasce di popolazione a rischio

Il virus del Nilo occidentale si trasmette tramite la puntura di una zanzara infetta, che ha precedentemente punto un uccello portatore del virus. Nonostante la maggior parte delle persone infettate non manifesti sintomi, circa una su cinque sviluppa una febbre lieve. Tuttavia, in un caso su 150, il virus può causare una malattia grave che colpisce il sistema nervoso centrale, portando a complicazioni come meningite o encefalite.

I sintomi della malattia grave includono febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, disorientamento, vomito, dolori articolari e muscolari, tremori, e in casi estremi, coma, perdita della vista e paralisi. Le persone anziane e quelle con un sistema immunitario compromesso sono le più vulnerabili a queste forme gravi.

L’Emilia-Romagna, insieme alle altre regioni colpite, sta adottando misure di prevenzione per limitare la diffusione del virus, tra cui campagne informative per sensibilizzare la popolazione sui rischi e sulle modalità di protezione dalle punture di zanzara. Prevenire le punture utilizzando repellenti e installando zanzariere può ridurre significativamente il rischio di infezione, soprattutto nelle aree più colpite.

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ultimo aggiornamento: 22 Agosto 2024 10:39

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