Segnalare per cambiare: come il whistleblowing sta rivoluzionando l'istruzione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Segnalare per cambiare: come il whistleblowing sta rivoluzionando l’istruzione

bambini scuola

Whistleblowing nelle scuole: normativa e privacy nell’ambito educativo.

Il whistleblowing, o segnalazione di illeciti, è diventato un argomento di primaria importanza anche nel settore dell’istruzione, in seguito all’introduzione del decreto legislativo 24/2023 (DLWB), che ha ampliato il perimetro di applicazione di questa pratica.

Le istituzioni scolastiche, sia statali che private, si trovano ora a dover navigare un complesso sistema di obblighi e procedure per assicurare trasparenza e integrità all’interno del proprio ambiente.

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Whistleblowing nelle istituzioni scolastiche

Il DLWB estende la sua applicazione a un vasto numero di enti pubblici, tra cui le scuole di ogni ordine e grado. Questo include oltre 8.000 istituti statali e 40.000 sedi scolastiche, come rilevato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito a settembre 2022. A questi si aggiungono le scuole paritarie, le non paritarie e le scuole straniere, con circa 8.500 scuole paritarie registrate nel 2022.

Una figura chiave in questo processo è il Responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza (RPCT), designato dall’ANAC già nel 2016. Questo assume il ruolo di gestore del canale di segnalazione interno per le istituzioni scolastiche statali. Questa centralizzazione presso l’Ufficio scolastico regionale (USR) mira a garantire un trattamento uniforme e professionale delle segnalazioni, preservando l’anonimato e la sicurezza dei segnalanti.

Privacy: la ricerca di un equilibrio necessario

La protezione dei dati personali è un aspetto cruciale nella gestione delle segnalazioni di whistleblowing, soprattutto in un ambiente sensibile come quello scolastico. Le norme GDPR e le disposizioni del DLWB richiedono che le informazioni relative ai canali di segnalazione siano chiaramente comunicate a tutti i potenziali interessati, inclusi docenti, personale ATA e fornitori.

È fondamentale che queste informazioni siano facilmente accessibili, anche online, per garantire che chiunque possa esercitare il proprio diritto alla segnalazione in modo informato e protetto.

La presenza di un Responsabile per la protezione dei dati (RPD) all’interno di ogni istituto si rivela essenziale per assicurare la conformità alle norme privacy e alla corretta gestione delle segnalazioni. L’RPD gioca un ruolo di supervisione e di garanzia che i dati personali coinvolti nel processo di whistleblowing siano trattati nel rispetto della massima riservatezz

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ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2024 19:23

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