Al congresso Lega, unità (o quasi) sulla figura di Matteo Salvini ma tensioni sul generale Roberto Vannacci. La stoccata di Zaia.
Il congresso della Lega a Firenze si è svolto in un clima di apparente coesione attorno alla figura di Matteo Salvini, ma sotto la superficie restano evidenti divergenze, in particolare riguardo al possibile ruolo di Roberto Vannacci nei vertici del partito. A infiammare il dibattito è la posizione del presidente del Veneto Luca Zaia, che ha lanciato una stoccata verso il generale. Nelle ultime ore, l’europarlamentare è intervenuto sul tema dell’immigrazione.

Lega compatta sul no al riarmo, ma il Friuli si smarca
Se sul fronte interno il caso di Roberto Vannacci divide, sul piano della politica estera Matteo Salvini sembra ancora capace di tenere salda la barra. La maggioranza dei leghisti, come riportato da Il Riformista, segue infatti il “Capitano” nella contrarietà al piano di riarmo proposto da Bruxelles.
Tuttavia, anche qui si registrano alcune voci fuori dal coro: dal Friuli Venezia Giulia arriva infatti un dissenso isolato, segnale che l’unità non è mai scontata nemmeno sui temi più identitari. Luca Zaia, da parte sua come scrive Il Sole 24 ore, ha colto l’occasione per riportare l’attenzione su un tema economico caro al Nord produttivo: “Come veneti siamo preoccupati dai dazi, il nostro export verso gli Usa vale circa 8 miliardi di euro“, ha dichiarato.
La stoccata di Zaia contro il generale Vannacci
A spegnere le voci su un imminente ingresso di Roberto Vannacci nei vertici del partito è stato il presidente del Veneto Luca Zaia, che al congresso ha dichiarato con chiarezza: “Ad oggi non è possibile un vicesegretario che non abbia fatto militanza nella Lega visto che lo Statuto prevede la presenza della tessera, la tessera è fondamentale per fare il vicesegretario“.
Una posizione netta che sembra indirizzata proprio a raffreddare l’ipotesi di una nomina “dall’alto” del generale, attualmente privo di iscrizione formale alla Lega. Nonostante ciò, l’europarlamentare si è recentemente dichiarato “all’unisono” con la Lega, in un’intervista al Riformista, sottolineando la propria sintonia politica con il movimento.