Campioni Sotto le Stelle, Javier Zanetti: “Quando la Juventus è andata in B non ho gioito. Sono abituato a pensare all’Inter, non agli altri”.
A Biella in occasione della manifestazione Campioni Sotto le Stelle, Javier Zanetti ha parlato del momento dell’Inter, della cessione di Lukaku e della prossima stagione, che sarà complicata, ammette la bandiera nerazzurra.
Inter, Javier Zanetti: “Sarà una stagione difficile ma per la maglia nerazzurra daremo tutto”
Zanetti ha parlato a cuore aperto ai tifosi nerazzurri avvertendo i sostenitori interisti che quella che sta per iniziare sarà una stagione complicata.
“Io non posso mentire ai tifosi dell’Inter, forse altri sì, ma io no: sarà una stagione difficile e complicata. Questo va detto per essere corretti nei confronti di tutti, ma va detto anche che saremo competitivi. Inzaghi sta lavorando bene. Mi è dispiaciuto molto per l’addio di Lukaku, ci ha dato tanto. Dzeko è un giocatore diverso, ma è sicuramente un acquisto importante. A poche ore dall’inizio del campionato contro il Genoa, una cosa ai tifosi la dico: noi, ancora una volta, per la maglia nerazzurra daremo tutto”.
Conte decisivo nella vittoria dello scudetto
Zanetti ha parlato anche del rapporto con la Juventus e del rapporto con Antonio Conte, artefice dello Scudetto nerazzurro.
“Quando la Juventus è andata in serie B non ho gioito, io sono abituato a pensare all’Inter e non a cosa accade agli altri. E quando Conte è diventato il nostro allenatore non avevo alcun pregiudizio, l’ho visto lavorare e ho capito immediatamente che il suo unico obiettivo è il bene della squadra che allena. Ha tantissimi meriti nella vittoria dello scudetto, è stato decisivo“, ha dichiarato Zanetti come riferito da Sky.
Il rapporto con Mourinho
Nel corso del suo intervento Mourinho ha svelato anche un retroscena su Mourinho: “Siamo ancora nella stessa chat della squadra di quella stagione. Lui è uno dei più attivi, scrive praticamente ogni giorno. Ha sempre le idee chiarissime, questa è la sua qualità. Nel 2009 abbiamo perso contro il Manchester United e siamo usciti dalla Champions League, nello spogliatoio eravamo tutti tristi e arrabbiati. Josè ha voluto parlare subito con Moratti, proprio lì, davanti a tutti. Gli disse che prendendo qualche giocatore avremmo vinto la coppa, noi ci guardavamo un po’ imbarazzati in quel momento ma alla fine, ovviamente, ha avuto ragione lui“.