Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che inviare le armi al proprio stato è un investimento per la stabilità.
In molti stanno discutendo animatamente sulla questione dell’invio delle armi all’Ucraina di Volodymyr Zelensky. È un tema estremamente complesso, con due principali fazioni: c’è chi sostiene di voler far finire questa guerra il prima possibile, e ritiene che tale scopo si possa raggiungere evitando di fornire armi all’Ucraina. D’altra parte, c’è anche chi ritiene che garantire la sovranità dell’Ucraina sia fondamentale, e per questo crede che fornire armi allo stato governato da Volodymyr Zelensky sia necessario. Anche il presidente ucraino si è espresso in merito al tema delle armi.
Le parole del leader dell’Ucraina
Volodymyr Zelensky ha parlato della situazione a Luhansk e Donetsk, definendola “estremamente difficile”, in quanto “tutta la forza che l’esercito russo ancora possiede è stata riversata lì per attaccare”. Nel suo ultimo discorso, il presidente ucraino ha detto anche che “la fornitura di armi” all’Ucraina sia “il miglior investimento” al fine di garantire la “stabilità nel mondo”. Inoltre, per il leader ucraino, le città di “Lyman, Popasna, Severodonetsk, Slovyansk” sono a rischio, in quanto l’esercito russo, stando al presidente, vorrebbe “distruggere tutto”.
Il presidente ucraino ha inoltre dichiarato quanto segue, sempre in merito alle armi. “Sono grato a tutti i partner dell’Ucraina che ci aiutano. Ma lo sottolineo ancora, più a lungo durerà questa guerra, più alto sarà il prezzo per la protezione della libertà non solo per l’Ucraina, ma per tutto il mondo libero. Quindi, la fornitura di armi pesanti all’Ucraina, lanciarazzi multipli, tank, armi antinave e altre armi, è il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo ed evitare molte crisi gravi che la Russia sta ancora pianificando o ha già provocato”.
Rispetto alla guerra, Volodymyr Zelensky ha usato queste parole. “Sono tre mesi di crimini di guerra degli occupanti russi. Tre mesi di attacchi, distruzione, blocchi. Dobbiamo sempre ricordarci che in questi tre mesi siamo sopravvissuti grazie alle decine di migliaia di imprese di tutti coloro che difendono lo stato. E al prezzo di decine di migliaia di vite di uomini e donne ucraini uccisi dagli occupanti”.