Il presidente ucraino Zelensky parla del nuovo governo e del giudizio positivo su Giorgia Meloni. Si esprime poi su Berlusconi criticando il leader di Forza Italia.
Intervistato dal Corriere della Sera Volodymyr Zelensky esprime la sua impressione positiva sulla nuova premier Giorgia Meloni. «Per ora posso solo parlare in modo positivo del vostro governo appena insediato, nessuna impressione negativa. Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno per l’Ucraina contro l’aggressione russa» dice rispondendo di non essere preoccupato per il nuovo esecutivo italiano.
“È stata diretta e personale” dice Zelensky di Meloni. “Credo che abbiamo costruito un’ottima relazione in continuità con il periodo iniziato da Draghi” riportando quello che ha detto a telefono alla premier, ovvero che “Con Draghi il livello delle nostre relazioni bilaterali aveva fatto un salto in avanti e ora continueremo a migliorarlo”. La risposta di Giorgia Meloni è stata ribadire la sua volontà di continuare con il percorso intrapreso dal suo predecessore. “Non intende distruggere nulla di ciò che è stato costruito”.
L’Italia non sarà il cavallo di Troia della Russia nell’alleanza atlantica
Zelensky non ha paura che il governo italiano possa essere il “il cavallo di Troia della Russia” perché con “Giorgia abbiamo condiviso gli stessi concetti. L’ho invitata a Kiev e lei ha replicato che verrà. Non si preoccupa nemmeno di Berlusconi perché “lo vota solo l’8% degli italiani e questa è la risposta confortante del vostro elettorato, ciò mi basta… Comunque, ha quasi 90 anni e gli auguro di restare in buona salute». Il presidente ucraino ha criticato il fatto che il leader di Forza Italia abbia addirittura usato le stesse parole di Putin e della sua propaganda.
Ora le richieste dell’Ucraina per l’Italia sono le difese antiaeree. “Vogliamo che i nostri profughi tornino in Ucraina, dobbiamo ricostruire la nostra economia, che i bambini vadano a scuola, che la società riprenda a funzionare pienamente”.