Il servizio di Vogue sul presidente ucraino e la first lady sta facendo discutere.
Le fotografie e tutta la preparazione del backstage del servizio di Vogue a Olena Zelenska sono state criticate come inopportune per un clima di guerra. Non sono mancate da ogni parte del mondo critiche di disappunto sul servizio e sull’intervista alla moglie del presidente del paese dilaniato dalla guerra sulla copertina del settimanale Vogue.
La first lady ucraina ha precisato sul suo canale Telegram: “Essere sulla copertina di Vogue è un grande onore e il sogno di molte persone di successo, ma non auguro a nessuno di arrivarci a causa di una guerra nel loro Paese” ha detto Olena Zelenska. Molti hanno trovato fuori luogo e inopportuni gli abiti patinati e il trucco degli scatti glamour che poco si associa alla sofferenza di tutte le donne ucraine che si volevano rappresentare.
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Le foto “inopportune” per un clima di guerra
Ma l’obiettivo del servizio di Vogue sembra essere stato quello di riportare l’attenzione su Kiev e sulla guerra. Insieme all’intervista sul settimanale infatti il presidente Zelensky postava foto di gente distrutta e devastata dalla guerra sullo scenario di un paese distrutto. “Proteggere l’unità ora, lavorare insieme per la vittoria è il compito nazionale più importante che tutti dobbiamo assolvere” diceva nel post.
Intanto arrivano le critiche dagli stessi Usa che ricordano che stanno inviando armi e soldi mentre il presidente ucraino e la moglie posano per Vogue. “Zelensky ha fatto un lavoro straordinario nel battere i russi nella guerra dell’informazione. Un servizio fotografico di moda in tempo di guerra: pessima idea” ha detto il politico Bremmer. “Servizi fotografici di moda in tempo di guerra, molto serio. Continuiamo a inviare all’Ucraina pacchetti settimanali di aiuti da miliardi di dollari per proteggere la “democrazia” ha invece osservato, con una certa dose di sarcasmo, Logan Hall del Daily Caller.