Il 5 gennaio 1992, prima dell’anno, si gioca Milan-Napoli. Il dominio rossonero si traduce in un netto 5 a 0.
Dopo il ciclo Sacchi, il Milan riparte dalla conduzione tecnica di Fabio Capello. I rossoneri sono considerati dalla maggior parte della critica al capolinea ma il tecnico di Pieris rivitalizza Baresi e compagni: il nuovo Diavolo è meno spettacolare e furente di quello del “Profeta di Fusignano” ma è molto solido e concreto.
Subito in testa
Il Milan, grazie a una difesa granitica e a un Van Basten versione capocannoniere, prende subito la testa della classifica, con Juventus e Napoli che tentano a fatica di tenere il passo dei rossoneri.
Milan-Napoli, è show rossonero
Il 5 gennaio 1992, dopo la pausa natalizia, il calendario mette in programma Milan-Napoli. Queste le scelte di Capello e Ranieri:
MILAN: S. Rossi, Tassotti, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi, Evani, Rijkaard, Van Basten, Donadoni, Massaro.
NAPOLI: G. Galli, Ferrara, Francini, Crippa, Alemao, Blanc, Pusceddu, De Napoli, Careca, Zola, Padovano.
Pokerissimo a San Siro
Il match Milan-Napoli dura praticamente sessanta secondi, giusto il tempo che Maldini metta in rete di testa su corner. Il raddoppio è opera di Rijkaard, servito perfettamente da Van Basten. Il tris lo segna Massaro di testa dopo una sponda aerea di Maldini. I rossoneri sono incontenibili e nella ripresa dilagano: prima Donadoni con un diagonale sinistro, poi Van Basten con un incornata perentoria sugli sviluppi di un corner.