18/4/99, Udinese-Milan: 1-5: si scatenato Boban Bierhoff e Weah
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Direttore: Alessandro Plateroti

Udinese-Milan, il 18 aprile 1999 i rossoneri accendono il sogno scudetto

George Weah

Dopo due stagioni disastrose i rossoneri affidano la gestione tecnica a Zaccheroni. E proprio Udinese-Milan è la gara che lancia il Diavolo all’inseguimento alla Lazio.

Nel campionato 1998/99 i rossoneri archiviano il disastroso biennio Tabarez-Sacchi-Capello e ripartono da Zaccheroni, tecnico emergente che ha portato l’Udinese in Champions League: con lui, dal Friuli, arrivano a Milanello anche Bierhoff e Helveg. Il Milan deve cancellare due pessime stagioni che hanno lasciato il club di via Turati fuori dalle coppe europee.

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Zaccheroni con Galliani e Maldini
Galliani, Zaccheroni e Maldini (fonte foto: panorama.it)

A fari spenti in zona Champions…

Dopo il biennio dominato dalla Juventus, il campionato post-Mondiale segna il passo, aprendo alla successione bianconera: si candidano le outsider Fiorentina e Lazio mentre il Milan galleggia nelle posizioni di vertice senza però mai prendere la testa della classifica. Il rendimento dei rossoneri lievita col passare delle settimane, in particolare con l’inserimento di Boban nell’ingranaggio, tanto che Zaccheroni dovrà operare una variante al dogmatico 3-4-3.

…Si accende il sogno scudetto

A marzo, una serie di due pareggi consecutivi fa scivolare il Milan a -7 dalla Lazio, ormai avviata a vincere lo scudetto. Il 3 aprile, i biancocelesti di Eriksson hanno la possibilità di chiudere definitivamente i conti nello scontro diretto ma i rossoneri escono dall’Olimpico con lo 0-0. Una settimana più tardi, i rossoneri tornano a vincere rimontando il Parma a San Siro; nel posticipo, la Roma vince il derby e il Diavolo si avvicina a -4.

18 aprile, Udinese-Milan

Il sabato successivo avviene l’imponderabile: una Juventus fuori dai giochi espugna il campo della Lazio con un netto 1-3 e così domenica 18 aprile 1999 Udinese-Milan diventa il match della grande chance per Maldini e compagni. Lo show di Boban, Bierhoff e Weah è da stropicciarsi gli occhi: il croato apre con una doppietta (splendido il colpo del raddoppio su grande assist del liberiano, ndr), poi il tedesco timbra due volte con il suo marchio di fabbrica – colpo di testa – e , infine, il Pallone d’oro 1995 chiude i conti sul 5 a 1. E il Milan va a -1, completando il sorpasso alla penultima giornata.

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ultimo aggiornamento: 3 Novembre 2018 10:36

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