Il Mondiale di Italia ’90 parte l’8 giugno a San Siro. Dopo la cerimonia d’apertura, con “Notti magiche”, i campioni in carica dell’Argentina vengono sconfitti dal Camerun, rivelazione del torneo.
Nel 1984 la Fifa decide l’assegnazione del Mondiale e, dopo l’edizione del 1934, si torna nel Belpaese. La macchina organizzativa di Italia ‘9o si mette all’opera due anni più tardi: verranno inaugurati due stadi (il “Delle Alpi” e il “San Nicola”) mentre diversi impianti vedono un importante restyling.
Le qualificazioni
La Nazionale di Vicini e l’Argentina sono qualificate di diritto: una ospitante, l’altra campione in carica. A queste due favorite, gli esperti aggiungono la Germania e l’Olanda, mentre il Brasile è un passo più indietro. La Francia non si qualifica, Unione Sovietica e Jugoslavia giocano l’ultimo Mondiale prima della dissoluzione.
Giorno di apertura
L’8 giugno 1990, a San Siro, inizia Italia ’90. La cerimonia inaugurale vede sfilare il meglio della moda italica, sulle note di Un’estate italiana, la famosissima canzone di Nannini e Ruggeri, e con la comparsa della mascotte Ciao: la stilizzazione di un calciatore, composto da elementi cubici di colore verde, bianco e rosso, che abbozzava un palleggio e che, scomposto e ricomposto, formava la parola “Italia”.
Omam-Biyik più in alto di tutti
La prima gara di Italia ’90 è del gruppo B: difronte Argentina e Camerun. L’Albiceleste di Bilardo ruota come sempre intorno al talento cristallino di Maradona. I “Leoni indomabili”, allenati dal sovietico Nepomnyashchi, si presentano con le stelle N’Kono, Kundé e Milla. I campioni in carica non giocano bene e mostrano un certo nervosismo; neanche l’espulsione di Kana-Biyik agevola i sudamericani. Anzi, al 66′ Omam-Biyik salta altissimo e colpisce di testa: il tiro non è irresistibile ma Pumpido non trattiene e il pallone finisce in rete! Il Camerun vince a sorpresa e sarà la rivelazione, arrivando fino ai quarti di finale.