Il costo autostrada non è omogeneo sul territorio nazionale ma dipende dai km percorsi e dal tipo di tratta utilizzata, oltre che dalla tipologia di veicolo.
Viaggiare sulle autostrade italiane comporta dei costi. L’utilizzo della rete autostradale, infatti, è possibile solo mediante il pagamento di un pedaggio, da pagare prima di attraversare il casello, utilizzando moneta contante oppure il sistema di pagamento telematico (Telepass). Dal momento che la gestione delle tratte non è appannaggio di un solo ente, le tariffe non sono omogenee su tutto il territorio nazionale e il costo autostrada varia in base a diversi fattori.
Cosa determina il costo autostrada in Italia
Come detto, il costo dell’autostrada non è univoco su tutta la rete nazionale ma varia in base ad una serie di fattori:
- la tariffa unitaria. Si tratta, in pratica, del costo autostrada al km e può variare in base alla tipologia di strada: si fa distinzione tra quelle di pianura e quelle di montagna, in quanto esse presentano diversi costi di costruzione e gestione. La tariffa unitaria viene adeguata con cadenza annuale per mezzo di un Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- il tipo di veicolo. I veicoli ammessi alla circolazione autostradale vengono divisi in cinque classi: auto/moto (ovvero veicoli di classe A di altezza inferiore a 1.3 metri), 2 assi (classe B), 3 assi, 4 assi e 5 o più assi;
- la società concessionaria. Le varie tratte che compongono la rete autostradale sono affidate in concessione a diverse società, ciascuna delle quali applica tariffe differenti. Le aziende che si occupano della gestione delle tratte autostradali italiane sono 25 e fanno parte dell’Aiscat (Associazione Italiane Società Concessionarie Autostrade e Trafori); nel dettaglio, si tratta di:
Autostrade per l’Italia
Autostrade Meridionali
Milano Serravalle – Milano Tangenziali
Autostrada Torino – Savona
Autostrada Torino – Ivrea – Valle d’Aosta
Autocamionale della Cisa
Autovie venete
Autostrada Brescia – Verona – Vicenza – Padova
Autostrada del Brennero
Satap
Autostrade Centropadane
Società Autostrade Valdostane
Società Autostrada Ligure Toscana (SALT)
Autostrada dei Fiori
Società Autostrada Tirrenica
Tangenziale di Napoli
Consorzio per le Autostrade Siciliane
Società Italiana Traforo Monte Bianco
Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus
Raccordo Autostradale Valle d’Aosta
Società Italiana del Traforo del Gran San Bernardo
Strada dei Parchi
Autostrada Asti – Cuneo
Concessioni Autostradali Venete (CAV)
Autostrada Pedemontana Lombarda
Società di Progetto Brebemi
Tangenziale Esterna S.p.A.
Il calcolo costo autostrada online
Se ci si appresta ad affrontare un lungo viaggio in autostrada, è bene informarsi sulle spese di pedaggio da sostenere. Il computo totale sarà ovviamente determinato dalla distanza da percorrere. Un metodo veloce ed efficace per capire a quanto ammonterà la spessa da affrontare è il tool online messo a disposizione del sito di Autostrade per l’Italia. Basta accedere alla sezione denominata ‘calcolo pedaggio’: qui bisogna inserire il luogo di partenza e quello di destinazione, selezionare la classe del veicolo (da 2 a 5 o più assi) e premere ‘ok’. Il tool calcolerà la lunghezza del percorso, il tempo stimato di percorrenza in condizioni di traffico regolare e la somma necessaria, oltre a fornire indicazioni precise sull’uscita da utilizzare per raggiungere il luogo di destinazione. La ricerca viene corredata dalle indicazioni di viaggio ed è anche possibile visualizzare le singole tariffe di pedaggio tra un casello e l’altro.
Esempio:
Un veicolo a 2 assi di classe B (ovvero alto più di 1.3 metri) deve viaggiare da Reggio Calabria ad Ancona. La distanza da percorrere – ricalcolata automaticamente tra Reggio Calabria Porto a Ancona Sud – è di 946.4 km, il tempo medio per coprire tale distanza è di dieci ore e mezza e il costo è di 43.00 euro.
“Nel calcolo del pedaggio” – si legge su autostrade.it – “oltre ai km tra casello e casello sono sempre conteggiati, e ciò fin dalla data di apertura al traffico, i km degli svincoli, delle bretelle di adduzione e dei tratti autostradali liberi prima e dopo il casello che sono stati costruiti e sono gestiti dalla Concessionaria autostradale. Infine all’importo così ottenuto si deve aggiungere l’IVA (22%) ed applicare l’arrotondamento, per eccesso o per difetto, ai 10 centesimi di euro“.
Pertanto, l’operazione di calcolo del costo autostrada tiene conto di tutto quanto scritto fin qui. Bisogna anzitutto moltiplicare il numero di km percorsi per la tariffa unitaria (euro/km); a tale cifra va applicata la maggiorazione forfettaria applicata dall’ANAS (che può ammontare a uno o due euro, a seconda del tipo di veicolo), l’IVA con aliquota del 22% e un arrotondamento – per eccesso o per difetto – di 10 centesimi.
Bisogna infine sottolineare che esistano in Italia due tipi di pedaggi. Quello sopra descritto è il cosiddetto ‘pedaggio chiuso‘, perché calcolato in base alla distanza percorsa. Su alcune tratte della rete autostradale nazionale viene invece applicato un altro sistema, definito ‘pedaggio aperto‘: si tratta di una tariffa fissa, che in genere si paga al casello d’ingresso, stabilita senza tener conto dei km percorsi.
Come pagare il costo pedaggio autostrada
Le tariffe autostradali possono essere pagate sia in contanti che tramite strumenti telematici di pagamento. La procedura è leggermente diversa in relazione alla tipologia di pedaggio. Sulle tratte a pedaggio chiuso, in genere l’automobilista ritira un tagliando emesso da uno sportello automatico presso il casello d’ingresso; lo stesso tagliando va poi vidimato al casello d’uscita, dove un sistema elettronico calcola la distanza percorsa e quantifica la cifra da pagare, in base ai parametri elencati in precedenza. Sulle tratte a pedaggio aperto, invece, la tariffa va solitamente versata per intero presso il casello d’inizio del tragitto.
Le modalità di pagamento sono diverse. Si può corrispondere il prezzo del pedaggio in denaro contante, sia presso porte manuali presidiate dai casellanti sia presso porte automatiche: le postazioni dove è possibile pagare in contanti sono contraddistinte da una segnaletica di colore bianco con sopra disegnata una mano e delle banconote.
In alternativa, si può ricorrere al Telepass (da aprile è attivo quello ‘europeo’), selezionando le corsie indicate dall’apposita segnaletica (la scritta ‘Telepass’ in blu su fondo giallo); infine, è possibile ricorrere a carte di credito o a circuiti di pagamento specifici (presso le porte con il segnale a fondo blu e la scritta ‘carte’).
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