L’Italia dice no ai migranti che arrivano dalla Slovenia. I profughi sono riconsegnati dai poliziotti italiani e vengono riportati in Bosnia.
TRIESTE – Se a Claviere la Francia scarica illegalmente i migranti in Italia, la Polizia di Stato fa una cosa molto simile al confine di Trieste ma rispettando gli accordi. Alcuni profughi – si legge su La Stampa – vengono bloccati dagli agenti e consegnati ai colleghi sloveni, prima di essere riportati in Bosnia.
Migranti, la lunga odissea dei profughi che tentano di arrivare in Italia
Questo calvario a cui i migranti sono sottoposti è stato raccontato da uno dei profughi arrivati in Italia, anche se il suo primo tentativo non è andato a buon fine. Un meccanismo molto simile a quello della Gendarmerie francese, solo che questa volta viene fatto in maniera legale, almeno ufficialmente.
La Polizia italiana respinge gli extracomunitari che cercano di entrare nel nostro territorio. Caricate in macchina, queste persone vengono consegnate ai colleghi sloveni che li portano fino al confine croato e infine arrivano in Bosnia. Un lungo viaggio ricco anche di botte con i manganelli e cellulari perquisiti e spaccati.
Un chiaro messaggio secondo il presidente di ICS Trieste, Gianfranco Schiavone, secondo cui l’unico modo per superare il confine è quello di “essere abbandonati nei boschi“. “Si tratta – riporta il sito di Repubblica – di una specie di manovra di alleggerimento. Diversi testimoni ci hanno confermato questa nuova prassi. La cosa che spaventa più di tutti è il fatto che le polizie sanno come muoversi al di fuori della legge“.
Trieste, Claviere. Tanti i confini dove i migranti vengono abbandonati al loro destino da diverse autorità. Bisognerebbe trovare una soluzione a livello europeo per evitare queste situazioni che sicuramente non sono ideali per ogni singolo individuo.
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