L’ultimo mese del 2018 si sta dimostrando come un periodo nero per i rossoneri. Tra eliminazioni, ko inattesi e astinenza da gol, ecco i numeri della debacle
Il dicembre del 2018 rischia di essere ricordato a lungo dai tifosi rossoneri. Le ultime settimane dell’anno, infatti, stanno rischiando di rovinare quanto di buono era stato precedentemente fatto da Gennaro Gattuso. Il tecnico calabrese, nonostante infortuni a ripetizione, era riuscito a tenere il Milan a galla: gli ultimi risultati negativi, però, stanno rischiando di far precipitare le cose, compromettendo un’intera annata. Cosa sta succedendo a Milanello e dintorni?
Un dicembre “da paura” per il Milan
La vittoria per 2-1 sul Parma sembrava aver inaugurato al meglio il mese conclusivo del 2018. Mai successo, invece, fu più illusorio. Da quel 2 dicembre, infatti, il Milan ha inanellato 3 pareggi e 2 ko tra campionato e coppa che hanno sancito l’eliminazione dall’Europa e lo scivolamento al sesto posto in classifica.
Scendendo nel particolare, in Serie A i rossoneri hanno messo assieme un filotto di quattro partite senza reti né vittoria. 0-0 contro Torino, Bologna e Frosinone: nel match casalingo con la Fiorentina, invece, Chiesa ha dato il colpo di grazia a una squadra mai così decimata da infortuni e squalifiche.
Milan: eliminazione dolorosa dall’Europa League
Una importantissima spallata alle velleità del gruppo allenato da Gattuso è giunta anche dall’inatteso ko del Pireo contro l’Olympiakos. Un 1-3 che ha estromesso il Milan dall’Europa League, sancendo una eliminazione prematura ed inattesa.
Al Diavolo, infatti, sarebbe bastata anche una sconfitta col minimo scarto per approdare ai sedicesimi, superando così la fase a gironi. Una squadra impaurita e abulica, però, è naufragata al Karaiskakis sotto i colpi di Cissé e Fortounis (più un’autorete di Zapata). L’abbandono del percorso europeo ha sicuramente minato alle fondamenta la panchina di mister Gattuso, da allora sempre più in discussione. Il match di domenica contro la Spal, per lui, potrebbe essere una prova senza appello.