L’ex allenatore della Juve, nel corso di un dibattito a Milano, ha parlato così in merito al suo futuro. Oggi, intanto, dovrebbe essere il giorno di Sarri
Massimiliano Allegri, a poco meno di tre settimane dall’ufficializzazione della fine della sua avventura alla Juventus, torna a parlare del suo futuro. Non lo fa però all’interno di una conferenza stampa classica, bensì in un dibattito tenutosi al Castello Sforzesco di Milano. “Gestione dei leader”, l’argomento in questione. La domanda inevitabile sulla sua prossima panchina o sull’arrivo di possibili offerte è giunta: l’ex tecnico di Juve e Milan, però, ha dato una risposta che non tutti attendevano, come evidenzia la Gazzetta.
Allegri e l’anno sabbatico: si occuperà solo degli affetti
“Starò un anno fermo perché devo riprendere in mano la mia vita privata. Questi ultimi 16 sono stati anni in cui ero nella centrifuga. Lasci un po’ andare gli affetti familiari, i figli e gli amici. Quest’anno mi servirà per ricaricarmi in vista della stagione successiva“.
Queste sono le parole con cui Max Allegri conferma la sua volontà di staccare la spina per una stagione intera, dedicandosi soltanto alle persone a lui care. Un modo per ricaricarsi di energia prima del ritorno in panchina. Svaniscono dunque tutte le possibili congetture in merito a un suo passaggio in qualche grande squadra europea (Psg in primis). Allegri tornerà in pista solo fra dodici mesi o più.
Juventus: Allegri, cinque anni da record in panchina
Le cinque stagioni di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus sono state indimenticabili. La vittoria in almeno una delle due finali di Champions League a cui i suoi bianconeri hanno partecipato gli avrebbe, probabilmente, dato l’immortalità nella storia bianconera. Già così, però, il suo lustro alla guida della Vecchia Signora è ricchissimo di successi.
In cinque anni Allegri ha infatti vinto altrettanti scudetti, con 4 Coppe Italia all’attivo e due finali della vecchia coppa dei campioni. Il bilancio è incredibile: in 271 partite da allenatore dei piemontesi, il mister livornese ha riportato 191 vittorie, 43 pareggi e solo 37 sconfitte, con una media successi del 70,48%.