Chi era Franco Zeffirelli, il Maestro del cinema italiano che ha fatto scuola in tutto il mondo. La biografia, la carriera e la vita privata.
Nato a Firenze il 12 febbraio 1923, Gian Franco Corsi Zeffirelli, noto semplicemente come Franco Zeffirelli, è stato uno registi italiani più apprezzati al mondo, È morto il 15 giugno (2019 ndr) al termine di una lunga malattia e dopo una vita dedicata alla macchina da presa, alla regia ma anche alla religione e alla politica.
La biografia di Franco Zeffirelli
I primi anni di Franco furono difficili per due motivi che segnarono la sua vita: lo spettro della Seconda Guerra Mondiale, iniziata quando aveva appena sedici anni, e il mancato riconoscimento del padre, avvenuto solo quando il futuro regista aveva già diciannove anni. In questo contesto dovette fare i conti anche con la prematura scomparsa della madre.
Nonostante questo Franco non perse mai la speranza o la voglia di vivere, anzi, iniziò a nutrire il desiderio di lasciare nel mondo una sua traccia, di lasciare un messaggio costruttivo, di fiducia. Nonostante tutto.
La carriera di Zeffirelli
Iniziò la sua carriera nel mondo del cinema come aiuto-regista al fianco di mostri sacri del cinema italiano come Visconti.
Dopo alcune esperienze nel teatro arrivò a farsi conoscere in campo internazionale grazie a due opere della tradizione shakespeariana, ossia La bisbetica domata e Romeo e Giulietta, presentati alla fine degli anni Sessanta.
La consacrazione arrivò con due opere, Gesù di Nazareth e Il campione. I film di Zeffirelli hanno fatto scuola anche per la sua attenzione maniacale per i dettagli che lo hanno portato a ricostruire scenografie e ambientazioni estremamente fedeli ai tempi e ai luoghi raccontati.
Di seguito il video di un’intervista durante la quale Zeffirelli racconta il suo San Francesco raccontato in Fratello Sole, Sorella Luna del 1972.
La vita privata, l’omosessualità e la religione
Dichiaratamente omosessuale, uno dei primi nel mondo dello spettacolo a fare outing, il regista non ha mai rinunciato alla religione. È stato un credente osservante e ha dovuto fare i conti anche con lo scetticismo della Chiesa. Zeffirelli si dichiarò addirittura contrario alle nozze gay, confermando il suo pensiero unico e originale. Quello di un genio.
Nel corso degli anni Cinquanta ebbe una relazione con Luchino Visconti, con il quale convisse per un periodo.
La politica e il calcio
Non era un segreto neanche l’appartenenza politica di Zeffirelli, estimatore della Destra e amico di Silvio Berlusconi. Fu l’unico tra i registi attivi negli anni Cinquanta a non appartenere al pensiero e all’ideologia di Sinistra, dilagante in quegli anni nel mondo del cinema e dello spettacolo.
Italiano a tutto tondo, Franco era anche un amante del calcio e grande tifoso della Fiorentina.
La malattia e la morte di Franco Zeffirelli
Il regista è morto il 15 giugno 2019 al termine di una lunga malattia che lo aveva costretto ad abbandonare la scena pubblica riducendo e poi annullando definitivamente le sue apparizioni davanti alle telecamere e alle macchine fotografiche.
Lo stesso regista aveva parlato della sua malattia confidando di pregare molto per trovare la forza di continuare a combattere la sua battaglia.