Femminicidio a Palermo, dove una 30enne di origine romena è stata uccisa a coltellate. Fermato un imprenditore 51enne, amante della donna.
PALERMO – Il corpo di una donna, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, è stato rinvenuto alle prime ore di sabato 22 novembre nelle campagne tra Balestrate e Partinico, lungo la Statale 113.
Femminicio a Palermo
La 30enne di origini romene, residente a Giardinello fin da quando era stata adottata, è stata uccisa venerdì sera a coltellate. A coordinare le indagini sono il procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e il sostituto procuratore Chiara Capaoluongo.
Arrestato l’amante, ha confessato
I carabinieri hanno fermato Antonino Borgia, imprenditore di anni 51, il quale aveva una relazione extraconiugale con la vittima.
L’uomo è fortemente sospettato dell’omicidio, consumato dopo la richiesta di una somma di denaro da parte della donna che minacciava di rivelare il rapporto alla moglie del 51enne. Le registrazioni delle videocamere di sorveglianza hanno incastrato l’uomo.
L’uomo, fermato dai carabinieri, ha confessato l’omicidio. Restano dubbi sul movente.
Nel corso dell’interrogatorio il 51enne avrebbe confermato la’indiscrezione secondo cui la donna, mentre scappava da lui, gli avrebbe gridato di star aspettando un bambino. La notizia non ha placato la furia omicida dell’uomo.
Il 25 novembre
Il femminicidio di Palermo, l’ennesimo, si è verificato a pochi giorni dalla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’appuntamento è stato sancito dall’Onu con una risoluzione del 1999. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato tutti i governi, le organizzazioni internazionali e le Organizzazione Non Governative a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. In Italia le manifestazioni ricorrono dal 2005.