Ecco di seguito una lista di cinque luoghi da scoprire nella città più misteriosa d’Italia
Torino è senza ombra di dubbio una delle città più misteriose e affascinanti d’Italia. Si dice che sia il vertice del triangolo della magia bianca con Praga e Lione, e quello della magia nera con Londra e San Francisco. I torinesi dicono che esiste una città nlla città, un luogo nascosto ed esoterico pronto ad essere svolato solo all’occhio più curioso. Seguiteci in questa guida alla scoperta dei cinque luoghi nascosti del capoluogo sabaudo.
I cinque luoghi nascosti di Torino: la casa di Gustavo Rol
A due passi dal caos frenetico di Porta Nuova si trova la casa di uno dei sensitivi più famosi e controversi d’Italia: Gustavo Rol. Scomparso nel 1994 all’età di 91 anni, Rol fu personaggio molto conosciuto nell’Europa del secolo scorso. Personalità del calibro di Einstein, Dalì, Mussolini, De Gaulle, Pio XII e D’annunzio decisero di fare visita al 31 di Via Silvio Pellico, dove Rol era solito svolgere la sua insolita attività. Tra un gioco di carte e una lettura di libri chiusi, ogni seduta si concludeva con l’apparizione di uno spirito. Il preferito del sensitivo? Napoleone Bonaparte.
I cinque luoghi nascosti di Torino: Palazzo Trucchi di Levaldigi
Il Palazzo Trucchi di Levaldigi si trova in Via 20 Settembre e attualmente è sede della Banca Nazionale del Lavoro. Fin qui niente di strano, ma ciò che rende questo edificio unico nel suo genere è la leggenda che aleggia intorno al suo portone. Questo fu scolpito nel 1675 a Parigi, su richiesta di un ufficiale delle Finanza di Carlo Emanuele II. Si distingue per la particolarità del batacchio centrale, che raffigura il volto bestiale del diavolo. Secondo la leggenda, questo portone apparve nel cuore della notte in seguito al sortilegio di un mago dedito alle arti oscure. La fama sinistra che impregna questo palazzo è rafforzato da un’altra leggenda: a inizio ‘800, un certo Melchiorre DU Perril entrò nel palazzo per un pranzo veloce: non ne uscì mai vivo. Vent’anni dopo, nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione, gli operai trovarono, scavando nelle mura, uno scheletro imprigionato e sepolto in piedi.
I cinque luoghi nascosti di Torino: Villa Scott
Elegante villa dal fascino misterioso, Villa Scott è diventata famosa per essere stata il set del film Profondo Rosso, capolavoro di Dario Argento. Costruita nel quartiere Borgo Po, per volontà dell’ignegnere Pietro Fenoglio, fu adibita a istituto di suore, dedite all’accoglienza di ragazze bisognose. Intorno al 2000, la villa è stata acquistata da privati, che hanno avviato un attento lavoro di restauro conservativo. Attualmente, dunque, l’edificio è visitabile esclusivamente da fuori.
I cinque luoghi nascosti di Torino: il Rondò della forca
Il Rondò della Forca si trova tra corso Regina Margherita e Corso Valdocco: in questo punto, dove ora si trova una statua dedicata alla memoria di don Giuseppe Cafasso (colui che concedeva l’assoluzione, ai condannati), un tempo si trovava il patibolo, che fino al 1863 fece da macabro scenario a decine di esecuzioni di morte. Non è nemmeno molto distante da Piazza dello Statuto, altro punto cardine della Torino esoterica. All’epoca del patibolo, quel punto si trovava in aperta campagna e nelle vicinanze c’erano solo le prigioni.
I cinque luoghi nascosti di Torino: Grotte alchemiche
Se avrete il coraggio di addentrarvi nel sottosuolo del capoluogo piemontese, avrete la possibilità di conoscere le Grotte Alchemiche. SI tratta di catacombe e cuicoli in cui si racconta che intorno al’600 famosi alchimisti si rifugiassero per condurre i propri esperimenti. Si trovano sotto Palazzo Reale, in Piazzetta Reale 1, e sotto Palazzo Madama, in Piazza Castello.