Coronavirus e scuola, Lucia Azzolina: “Se per qualcuno l’idea è lasciare tutti a casa la risposta è no”.
No della Azzolina alla chiusura della scuola a fronte dell’aumento dei casi di coronavirus registrato in Italia nelle ultime settimane. La discussione sul tema è iniziata in occasione del confronto sull’ultimo dpcm, quando le Regioni hanno chiesto l’attivazione della Didattica a distanza per gli studenti delle superiori. Questo per alleggerire la pressione sui mezzi di trasporto e limitare così le occasioni di possibile contagio.
Coronavirus, Azzolina: “Se l’idea è chiudere la scuola la risposta è no”
“Le scuole hanno lavorato tantissimo questa estate per garantire il rientro in classe di studenti e studentesse. Se l’idea per qualcuno è chiuderle e lasciare tutti a casa, la risposta è no“, ha ripetuto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina respingendo la richiesta arrivata dei Presidenti delle Regioni.
Didattica digitale e ingressi scaglionati
Nello specifico, la Azzolina ha ricordato come la Didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori sia già attiva a seconda delle esigenze delle classi e degli istituti. Inoltre la ministra ha ricordato che per alleggerire la pressione sul trasposto pubblico locale è stato disposto lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite degli studenti. Insomma, al momento, anche alla luce della tenuta del sistema scolastico, la chiusura degli istituti non sarebbe giustificata.
“L’uso complementare della didattica digitale per le scuole superiori è già realtà. E ha permesso non solo di garantire il distanziamento in aula, ma anche di alleggerire di molto il carico del trasporto pubblico. La cosiddetta didattica digitale integrata è una delle disposizioni scritte nero su bianco nel “Piano Scuola” condiviso e approvato anche dalle Regioni. A giugno. In quel documento è previsto anche lo scaglionamento degli ingressi che, infatti, molti Istituti hanno predisposto”, ha dichiarato la Azzolina come riferito dall’ANSA.