Covid, dal 20 settembre inizia la somministrazione della terza dose di vaccino in Italia: si parte con i soggetti immunodepressi.
Dopo il via libera da parte del governo e dell’Aifa, prende forma il piano operativo per la somministrazione della terza dose di vaccino contro il Covid. In Italia, come annunciato dal Commissario all’emergenza Figliuolo, si parte il 20 settembre. Ma chi dovrà fare la terza dose? E con quale vaccino?
Chi deve fare la terza dose di vaccino contro il Covid
Andiamo con ordine. Al momento il richiamo di vaccino è previsto per i soggetti immunodepressi o comunque fragilissimi. Governo e regioni sono al lavoro per definire la platea dei destinatari della terza dose, ma in linea generale si tratta di persone che hanno subito un intervento per un trapianto, malati oncologici e altri soggetti con una risposta immunitaria debole. Si stima che nella primissima fase la terza dose sarà somministrata a più di due milioni di persone.
Nella seconda fase si dovrebbe procedere con la somministrazione del vaccino a soggetti fragili over 80 e agli operatori sanitari.
E al resto della popolazione? Al momento non è possibile dare una risposta a questa domanda ma sicuramente si parla del 2022. Al momento i dati sull’efficacia del vaccino non evidenziano un calo della protezione nei soggetti sani non esposti ad una carica virale elevata per un lungo periodo di tempo. Quindi al momento non ci sono i presupposti per dara il via libera alla terza dose per i soggetti sani. Se nel corso dei prossimi mesi, come presumibile, la situazione dovesse cambiare, la somministrazione di una dose di richiamo sarebbe estesa a tutta la popolazione.
Quando bisogna fare la terza dose
Ma quando deve essere fatta la terza dose? Per quanto riguarda i soggetti fragili, almeno 28 giorni dopo la somministrazione della seconda dose, comunicano le autorità sanitarie. Per quanto riguarda le altre categorie la somministrazione deve avvenire almeno sei mesi dopo la somministrazione della seconda dose.
Quali vaccini sono utilizzati
Per il richiamo saranno utilizzati i vaccini mRNA, quindi Pfizer e Moderna, che almeno al momento sono gli unici due vaccini di questa tipologia in circolazione. A preoccupare sono gli effetti collaterali.
Cosa sappiamo sugli effetti collaterali
In base ai pochi dati a disposizione sappiamo che gli effetti collaterali sono quelli ormai noti: dolore in sede di iniezione, febbre, spossatezza, dolori muscolari e dolori articolari. Restano estremamente rari gli eventi avversi gravi, ma per poter parlare di numeri bisogna attendere che la terza dose venga somministrata ad un numero considerevole di persone.
Il timore di alcuni studiosi è che dopo la somministrazione della terza dose di vaccino gli effetti collaterali possano essere più pesanti. Dopo la seconda dose gli effetti collaterali di norma sono stati più fastidiosi rispetto a quelli avvertiti dopo la somministrazione della prima. E con la terza dose l’intensità degli effetti potrebbe essere ancora superiore. Anche su questo tema sono in corso accertamenti che potrebbero spingere a modificare la modalità di somministrazione nei soggetti sani, passando ad esempio alla somministrazione di mezza dose.