Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto chiarire la paternità della guerra in Ucraina, definita “brutale”.
La guerra in Ucraina è chiaramente l’argomento di discussione del momento. Più di due mesi di ostilità, partiti dall’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, presidente della Russia. E se l’obiettivo iniziale sembrava essere Kiev, la Russia si è presto resa conto della determinazione del popolo rappresentato da Volodymyr Zelensky, scontrandosi contro una resistenza armata difficile da abbattere. Anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha commentato la situazione, definendo la guerra in Ucraina “brutale” e ricordando la paternità del conflitto, appartenente alla Russia.
Le dichiarazioni di Mattarella
“In queste giornate, caratterizzate dalla violenza e dalla brutalità della guerra scatenata dalla Federazione Russa nei territori dell’Ucraina, non possiamo fare a meno di ricordare in particolare i soldati italiani vittime della Seconda guerra mondiale“. Questo è quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio inviato a Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, in occasione della 93esima adunata nazionale degli Alpini, tenutasi a Rimini.
“Alla loro memoria, al loro sacrificio e a quello di tutti i caduti delle nostre Forze Armate, ai sentimenti di pace che maturarono dolorosamente in quel conflitto e che ci hanno restituito un’Europa priva di guerre per oltre mezzo secolo, dedichiamo questo giorno, insieme all’augurio più intenso per il successo dell’evento”, ha inoltre aggiunto il Capo dello Stato.
Qualche settimana fa, in merito al conflitto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva dichiarato che “non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli. La ferma e attiva solidarietà nei confronti del popolo ucraino e l’appello al Governo della Federazione Russa perché sappia fermarsi, ritirare le proprie truppe, contribuire alla ricostruzione di una terra che ha devastato, è conseguenza di queste semplici considerazioni”.