La Russia è pronta all’utilizzo di armi nucleari, la Cina è pronta ad intervenire.
Alexadra Prokopenko era una consigliera della Banca centrale russa prima della guerra poi si è licenziata e trasferita all’estero dove lavora come analista indipendente e resta ancora in contatto con il suo paese. Sulla questione delle esplosioni del gasdotto Nord Stream dice che “da Mosca si negano tutte le accuse e si ripete che la Russia non ha bisogno di niente del genere.”
Allo stesso tempo però spiega che sui canali pro Cremlino dicono che l’esplosione sarebbe dovuta ad un sabotaggio da parte degli americani per spingere l’Europa a rafforzare le sanzioni». Secondo l’analista il danneggiamento del Nord Stream “nel lungo periodo l’impatto sul bilancio russo sarà massiccio e anche per l’Europa”. Per riparare il gasdotto ci vorrà più di un anno e potrà ripartire l’inverno prossimo nel migliore dei casi.
“L’economia russa non collassa ma fatica”
Secondo l’analista russa però questo incidente danneggia più la Russia che l’Europa. Infatti, Putin è concentrato nel breve termine perché non ci sono progetti per il 2024 o il 2025. Al momento ha le risorse ma gli mancano le tecnologie che non riesce ad importare a causa delle sanzioni. “Anche se Putin mette tanti soldi nella difesa, non può mandare i soldati in guerra con i soldi”. Inoltre l’economia russa non cresce e l’export va male, non collassa ma fatica e la crisi sarà più lunga e profonda, dice la Prokopenko.
Per quanto riguarda la minaccia nucleare, secondo Prokopenko, “se Putin usasse la bomba atomica, la Cina e l’India interromperebbero qualunque rapporto con lui perché di fatto avrebbe fatto saltare la loro capacità di deterrenza. Sarebbe un colpo mortale per Putin e lui lo sa” ha dichiarato l’analista.