La nomina di Ignazio La Russa solleva delle polemiche. Qualcuno dell’opposizione lo ha aiutato a vincere, ma chi?
Solo Berlusconi e Casellati votano, gli altri senatori azzurri no. Per un pezzo di centrodestra che si smarca, dall’opposizione qualcuno ha permesso l’elezione. Ecco i numeri sui gruppi presenti all’Assemblea di Palazzo Madama e le accuse che volano tra i politici. Chi sarà stato ad aiutare la nomina del nuovo presidente del Senato La Russa?
Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato. Ha raccolto ben 116 voti nonostante ne sarebbero bastati 104 per essere eletto. Sul successo di Fratelli d’Italia però ci sono due conti che non tornano. Se Forza italia non ha ritirato la scheda, ad eccezione di Berlusconi e Casellati, allora qualcuno dell’opposizione ha aiutato La Russa. I “sospetti” sui voti extra sono sul Terzo Polo, Renzi e Calenda smentiscono.
Chi ha votato a Russa?
La Russa ha avuto complessivamente 116 voti. Quindi se osserviamo la composizione dei gruppi dell’Assemblea di Palazzo Madama, ci rendiamo conto che: Fdi ha 66 senatori, la Lega 29, Fi 18 e Noi Moderati 2, per complessivi 116 voti, quelli ottenuti da La Russa.
Tuttavia dei 18 senatori di Forza Italia, solo Berlusconi e Casellati hanno votato, per cui mancano all’appello almeno 16 voti. Un numero di schede determinanti senz cui La Russa non avrebbe avuto la maggioranza. Quindi da chi possono essere giunti i 16 voti restanti? Ci sono Pd, M5s, Azione, Avs, Svp, Maie, l’indipendente Dafne Musolino, e poi i senatori a vita.
Accuse contro tutti
Giuseppe Conte dichiara di avere un’idea di chi possa essere stato, ma preferisce non proferire parola. Il Pd invece afferma di aver votato compattamente scheda bianca. Il segretario del Pd Enrico Letta dice: “Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza”.
Berlusconi punta la probabilità sul Terzo Polo: “Sapevamo che La Russa lo avrebbero votato gli altri, Renzi Azione e i senatori a vita”. Calenda però si smarca: “Noi abbiamo votato bianca. Diciannove voti a La Russa, noi non li abbiamo. Sono stati o i 5 Stelle o il Partito Democratico. Non avremmo pensato ad una possibile mossa del cavallo”. L’accusa di Renzi va verso Franceschini, che “che da 25 anni fa questi giochetti in Parlamento”.
Silvio Berlusconi intanto lancia una chiara sfida a FdI, esprimendo la volontà di volere tra i ministri del nuovo governo, Licia Ronzulli. Ma Giorgia Meloni si oppone alla richiesta, e la conseguenza brucia sulla pelle di La Russa che, non dimentichiamolo, è cofondatore del partito di Giorgia Meloni.