Terribile aggressione a Eugenia Fiore, giornalista Mediaset, in una moschea a Roubaix, cittadina a due ore da Parigi.
Terribile aggressione alla giornalista Mediaset Eugenia Fiore. La donna, inviata in Francia, è stata violentemente presa di mira insieme al suo cameraman Andrea Grattarola mentre realizzava un servizio per ‘Fuori dal Coro’ di Miario Giordano in una moschea a Roubaix, cittadina a due ore da Parigi. I fatti sono avvenuti Intorno alle 17:30 di ieri 15 ottobre. Su Il Giornale, il racconto orribile di quanto accaduto.
Giornalista Mediaset aggredita: parla Eugenia Fiore
Secondo quanto si apprende, intorno alle 17,30 di ieri, domenica 15 ottobre, la giornalista Mediaset e inviata sul posto, Eugenia Fiore è stata aggredita insieme al suo cameraman in una moschea a Roubaix.
I due sarebbero stati avvicinati e successivamente accerchiati all’uscita dalla preghiera nella moschea As-Sounna, in rue de Tourcoing. Successivamente aggrediti da un gruppo di uomini provenienti proprio dal luogo di culto. A riferirlo, come detto, Il Giornale che riporta anche la testimonianza della donna.
“Mi hanno afferrata, buttata a terra e hanno iniziato a colpirmi. Mi hanno buttata per terra come se fossi un animale ma gli animali sono loro”, ha raccontato la donna. “Pensavo che essendo una donna non mi avrebbero aggredito così brutalmente, invece è successo lo stesso, è una sensazione che non ho mai provato in vita mia”.
E ancora: “Eravamo davanti alla moschea per fare alcune riprese, c’erano tanti bambini con famiglie perché qui viene organizzata anche una scuola coranica. Era una situazione tranquilla quando d’improvviso si è avvicinato a noi un uomo, poi due e in breve siamo stati circondati. Abbiamo provato a parlare ma non è servito a nulla. Allora ho provato a scappare ma mi hanno inseguita gettandomi a terra, dandomi dei calci e rubandoci la telecamerina Osmo con cui avevamo fatto le riprese”.
Il confronto con la polizia
Successivamente la giornalista si è diretta dalle forze dell’ordine: “In caserma la polizia ci ha detto che è una moschea tenuta sotto controllo per problemi di radicalismo. I poliziotti ci hanno spiegato che se avessi avuto l’hijab non mi sarebbe successo nulla ma quelle persone considerano parte della città una zona loro, noi non sapevamo fosse un ghetto e siamo rimasti sconvolti di come la situazione sia degenerata dal nulla. Non eravamo dentro la moschea a fare le riprese ma in una strada pubblica”, ha raccontato la Fiore.