Il sottosegretario Andrea Delmastro respinge le ipotesi di dimissioni e riceve il sostegno del partito di Giorgia Meloni.
Un clima di tensione avvolge Andrea Delmastro, rinviato a giudizio con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio in merito alla diffusione delle intercettazioni del caso Cospito. Il sottosegretario alla Giustizia, al centro delle opposizioni che chiedono le sue dimissioni, ha rilasciato un’intervista a La Stampa in cui si difende dalle accuse.
Delmastro: “Non erano carte segrete”
Andrea Delmastro ha dichiarato: “Mi attesto su quanto ha dichiarato il procuratore Gratteri. Non erano carte segrete“, riferendosi alle intercettazioni sui rapporti in carcere tra l’anarchico Alfredo Cospito e i boss mafiosi, rivelati al suo collega di partito Donzelli.
Il sottosegretario ha espresso il suo sentimento di ingiustizia: “Io avverto un’ingiustizia nei miei confronti. Altrimenti non mi professerei innocente”. Poi respinge le ipotesi di dimissioni e, alla domanda se rifarebbe quanto ha fatto, ha risposto: “Alle date condizioni, sì”.
Giorgia Meloni lo difende
Giorgia Meloni, leader del partito di Delmastro, ha continuato a difendere l’operato del sottosegretario, mentre si trovava a Dubai nelle scorse ore. “I magistrati ritengono che Delmastro debba essere rinviato a giudizio, il pubblico ministero riteneva che la vicenda Delmastro dovesse essere archiviata, per due volte, quindi direi che è il caso di aspettare una sentenza di condanna passata in giudicato, eventualmente, per definirlo colpevole”, ha detto.
Intanto le opposizioni si muovono verso una mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario sotto accusa. Tuttavia, Matteo Renzi, leader di Italia viva, ha precisato: “Non chiedo le dimissioni di Delmastro, se lo facessi sarei come i giustizialisti”.