Il Canada si prepara a imporre dazi sulle auto elettriche cinesi, seguendo l’esempio di Stati Uniti e Unione Europea.
Il Canada si aggiunge alla lista crescente di paesi che intendono contrastare l’espansionismo cinese nel settore automobilistico. Ottawa sta valutando la possibilità di imporre dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina, allineandosi alle politiche protezionistiche già adottate da Stati Uniti e Unione Europea. Il ministro delle Finanze, Chrystia Freeland, ha dichiarato che i produttori cinesi stanno intenzionalmente creando un eccesso di offerta globale, mettendo in pericolo i produttori di veicoli elettrici in tutto il mondo, inclusi quelli canadesi.
L’offensiva canadese contro l’invasione delle auto elettriche cinesi
Questa mossa è vista come una risposta alla “politica di sovracapacità” promossa da Pechino, che ha portato a un aumento massiccio delle esportazioni cinesi, compromettendo la competitività delle industrie automobilistiche locali. Freeland ha sottolineato l’importanza di proteggere l’industria nazionale da pratiche commerciali sleali. Enfatizzando la necessità di utilizzare tutti gli strumenti disponibili per difendere il mercato interno.
Oltre i dazi: le possibili misure di protezione del Canada
Il piano canadese potrebbe non limitarsi ai dazi. Freeland ha accennato a una gamma di possibili misure protezionistiche che potrebbero essere adottate, dichiarando: “Non stiamo escludendo nulla, stiamo mettendo in campo i nostri strumenti di azione commerciale più forti.” Maggiori dettagli emergeranno probabilmente dopo il periodo di consultazione pubblica di 30 giorni, che inizierà il 2 luglio.
La pressione politica interna sta aumentando, con le principali associazioni del settore che spingono per l’adozione di barriere doganali più rigide. Doug Ford, premier dell’Ontario, la provincia più popolosa e fulcro dell’industria automobilistica canadese, ha esplicitamente richiesto dazi del 100%. Il partito conservatore di opposizione ha criticato il primo ministro Justin Trudeau per non aver adeguatamente protetto l’industria nazionale dall’invasione delle auto elettriche cinesi.
Un dato significativo è l’aumento del 460% delle importazioni di auto cinesi registrato lo scorso anno nel porto di Vancouver, dovuto principalmente all’aumento delle spedizioni delle Tesla assemblate a Shanghai. Questo incremento esemplifica la rapida crescita della presenza cinese nel mercato automobilistico canadese e rafforza la necessità di misure protettive.
La decisione del Canada di valutare dazi sulle auto elettriche cinesi rappresenta un passo importante nella protezione della sua industria automobilistica. Questa azione potrebbe avere implicazioni significative per il mercato globale delle auto elettriche e segnala un crescente orientamento verso politiche protezionistiche a livello internazionale.