L’ Egitto è terreno di eccellenza per lo sviluppo; un gruppo italiano è il cardine della strategia del Piano Mattei per l’Africa.
L’unica banca italiana presente sin dal 2006, che conosce il tessuto socio economico di business che è promotrice di operazioni di business bilaterali, è ALEXBANK del gruppo Intesa Sanpaolo.
ALEXBANK e la sua società madre Intesa Sanpaolo sono presenti nel mondo con oltre 900 sportelli e 7,3 milioni di clienti, incluse le banche controllate operanti nel commercial banking ,gestite dalla International Subsidiary Banks Division di Intesa Sanpaolo, in 12 Paesi in Europa centro-orientale , in Medio Oriente, Nord Africa e una rete internazionale specializzata (filiali corporate) nel supporto alla clientela corporate in 25 Paesi) in particolare nel Medio Oriente e Nord Africa e in quelle aree in cui si registra il maggior dinamismo delle imprese italiane.
La vocazione internazionale del gruppo si evidenzia anche in Egitto dove ALEXBANK e Intesa Sanpaolo sono entrambe in prima linea, consapevoli dell’impatto enorme della collaborazione con le potenziali startup e FinTech, non solo per sviluppare il contesto economico e sociale, ma anche per sfruttare l’ innovazione digitale ed i relativi strumenti finanziari per migliorare i servizi ma anche è per promuovere partnership vantaggiose con le startup fintech e per l’inclusione sociale.
Tra l’Italia e l’Egitto infatti l’interscambio complessivo si è attestato, secondo i dati Istat nel 2023, a 5,96 miliardi di euro, con un saldo in positivo di 690 milioni fra i 3,32 miliardi in export italiano e i 2,6 miliardi circa di import dal Cairo.
L’Egitto, dopo il Covid e le tensioni in Ucraina, è crocevia ancor più strategico negli scambi internazionali.
C’è grande attenzione verso questo Paese dell’Africa che si trova in un contesto geopolitico delicato per gli equilibri del mondo: basti pensare che per lo strategico canale di Suez è transitato numero record di 26.434 navi, con un incremento del +10,8% sull’anno precedente, picco storico che è stato tale sia relativamente alle 8.435 navi cisterna transitate (+27,7%) sia alle 17.999 navi di altro tipo (+4,4%) ivi transitate .
Intesa intende rilanciare sulla sfida in primis economica e sociale attraverso l’inclusione finanziaria di chi, in Egitto, è ancora privo di un conto corrente e diffondendo l’impiego del digitale nelle transazioni veicolate attraverso gli smartphone .
Abbiamo intervistato il Dott. Ramy Taha di ALEXBANK che è “Deputy Ceo per le aree retail, MSMEs & Digital banking” e che ha risposto in maniera esaustiva ai nostri quesiti.
Secondo Ramy Taha ALEXBANK persegui gli obiettivi Onu: SDG 1 (No Poverty, zero povertà), SDG 2 (Zero Hunger, zero fame), SDG 8 (Decent Work and Economic Growth, condizioni di lavoro accettabili e crescita economica) – che si manifestano attraverso il costante sforzo di coordinamento ALEXBANK con la banca centrale .
ALEXBANK propone infatti iniziative di inclusione finanziaria e prodotti di microfinanza concentrati sul microcredito, per l’agribusiness ed agroalimentare, che contribuiscono in maniera concreta ad aiutare finanziariamente gruppi vulnerabili ed a migliorare i mezzi di produzione e quindi di sussistenza nelle regioni rurali meridionali dell’Egitto.
Tali iniziative, attraverso il microcredito mirano, oltre che a consentire a questi gruppi sociali di avviare o espandere le loro microimprese, a migliorare la qualità della vita degli agricoltori e di conseguenza il benessere finanziario complessivo del Paese africano.
Un altro aspetto di inclusione su cui si focalizza ALEXBANK è l’obiettivo SDG 5 (Uguaglianza di genere) Gli eventi di inclusione finanziaria e i programmi di sensibilizzazione di ALEXBANK sono rivolti alle donne egiziane per garantire il loro accesso ai servizi finanziari e alle conoscenze garantendo loro l’uso dei servizi finanziari e le risorse di conoscenza finanziaria e apprendimento digitale, riducendo così il divario tra i generi nell’accesso alle opportunità offerte dal settore.
Abbiamo chiesto esempi al Dott. Taha di quali strategie ha attuato ALEXBANK per promuovere l’inclusione finanziaria in Egitto, in particolare rivolgendosi alla popolazione non ancora bancarizzata.
“L’inclusione finanziaria è considerata uno dei principali pilastri a sostegno del raggiungimento di una serie di obiettivi della “Egypt’s Vision 2030”, la Strategia di Sviluppo Sostenibile (SDS) del Paese e, in particolare, l’obiettivo di raggiungere un’economia competitiva, inclusiva e diversificata. ALEXBANK ha adottato una strategia globale per promuovere l’inclusione finanziaria in Egitto, rivolgendosi a diversi segmenti appartenenti alla popolazione non bancarizzata (cioè non in possesso di un conto corrente ndr) e/o sottobancarizzata” (cioè che non usa appieno prodotti e servizi finanziari ndr”.
In primo luogo ci riferisce il manager Taha, “la banca egiziana fa leva sulla sua ampia rete di 173 filiali che raggiungono le aree poco servite, permettendo di fornire servizi finanziari anche alla popolazione attualmente non bancarizzata anche grazie alla presenza capillare di ALEXBANK in Egitto. In questo modo anche questo segmento di popolazione può accedere per la prima volta a servizi bancari” .
ALEXBANK usa anche il digitale per le imprese e l’educazione finanziaria in un Paese con fasce di popolazione non ancora incluse finanziariariamente. Le statistiche egiziane mostrano infatti che gli egiziani dotati di uno smartphone che superano il 97%. Un lavoro, ci ricorda Ramy Taha , che ALEXBANK sta svolgendo con la Banca Centrale proponendo iniziative di inclusione finanziaria per le donne e on un occhio alla “Generazione Z” alle applicazioni fintech attraverso lo smartphone e i pagamenti istantanei.
Queste strategie di ALEXBANK Intesa si integrano perfettamente con l’ Egypt vision 2030 sopra menzionata.
Nello specifico, ricorda Ramy Taha, che ALEXBANK “sostiene la crescita delle piccole e medie imprese egiziane offrendo una gamma di servizi, prodotti e programmi di educazione finanziaria su misura, attraverso soluzioni digitali come il mobile banking e le piattaforme di pagamento digitali. In tal modo anche il cliente più restio trova una soluzione adatta alle proprie esigenze”.
ALEXBANK, sottolinea Taha, sta poi “potenziando le proprie infrastrutture fisiche e virtuali per offrire un’esperienza bancaria più inclusiva anche a soggetti con disabilità”
E’ uno sforzo importante e non scontato, specie per un Paese in via di sviluppo come l’Egitto, il miglioramento dell’accessibilità, assicurando, ci riferisce infine il manager Ramy Taha “che le filiali siano dotate di servizi appropriati per le persone in sedia a rotelle e a ridotta mobilità, formando il personale e fornendo informazioni e documenti bancari in formati accessibili ai diversamente abili”.
Possiamo quindi ben intuire che i Paesi del Nord Africa rappresentano un possibile importante mercato di sblocco per i gruppi italiani finanziari ed industriali italiani.
L’ecosistema sociale e tecnologico egiziano è infatti in rapida evoluzione e favorisce possibilità interessanti per l’innovazione, l’imprenditorialità, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo economico. L’Italia, tramite il ruolo primario di Intesa Sanpaolo, è ora in prima linea per poter cogliere queste grandi opportunità.