L’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump a Parigi consolida il ruolo dell’Italia come intermediario tra USA e UE.
A Parigi, durante una cena organizzata da Emmanuel Macron per celebrare la riapertura di Notre-Dame, Giorgia Meloni e Donald Trump hanno avuto un incontro che, seppur informale, ha generato grande attenzione. Meloni ha descritto l’evento come «una piacevole occasione di dialogo», sottolineando la partecipazione di Elon Musk. Questo faccia a faccia, pur privo di un protocollo diplomatico ufficiale, ha rafforzato l’idea di Meloni come figura chiave nel dialogo tra gli Stati Uniti e l’Europa.
L’incontro a Parigi: un momento strategico
Trump, che entrerà in carica ufficialmente il 20 gennaio, ha dato risalto mediatico al colloquio, segnalando Meloni come interlocutrice privilegiata in Europa. La relazione tra i due leader appare solida. Anche grazie agli sforzi diplomatici di figure come Antonio Giordano, deputato di Fratelli d’Italia e segretario generale di ECR, che ha partecipato a eventi di rilievo come la convention di Milwaukee e il forum dell’International Democracy Union.
Il ruolo dell’Italia e il peso dei Conservatori
L’Italia, sotto la guida di Giorgia Meloni, ha acquisito una posizione unica nell’UE. Il peso politico dei Conservatori europei (ECR), guidati dalla premier italiana, ha permesso al nostro Paese di ottenere ruoli di spicco nella Commissione Europea, come dimostrato dalla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo.
In un contesto europeo caratterizzato da instabilità politica in Paesi chiave come Germania e Francia, l’Italia emerge come un esempio di stabilità. Questo rafforza ulteriormente la posizione di Meloni, che ha saputo costruire un rapporto privilegiato non solo con Joe Biden. Ma anche con figure influenti come Elon Musk, ospite all’edizione 2023 di Atreju e accolto a Palazzo Chigi lo scorso giugno.
Anche il tema dell’immigrazione ha giocato un ruolo importante. Le politiche migratorie di Meloni sono state elogiate da Newt Gingrich, figura vicina a Trump, che le ha definite un «modello efficace» per affrontare il problema dell’immigrazione illegale.