A Quarta Repubblica, Carlo Calenda critica Elly Schlein e il PD sulla gestione del caso Stellantis. Tensione con Simona Bonafè.
Nella puntata di Quarta Repubblica su Rete 4, Carlo Calenda e Simona Bonafè si sono confrontati su temi cruciali come il futuro di Stellantis e la transizione energetica. Calenda ha accusato Elly Schlein, segretaria del PD, di non aver sostenuto una richiesta fondamentale: “Schlein è stata l’unica segretaria dei partiti di opposizione a non firmare la richiesta di audizione di Elkann proposta da noi. Non ci prendiamo in giro sugli atti parlamentari”.
Calenda contro Bonafè: il dibattito su Stellantis
Simona Bonafè ha risposto sottolineando l’impegno del PD, affermando che il suo partito “ha presentato 32 atti”. Tuttavia, Calenda ha replicato con toni ironici e decisi: “Te prego, non me fa così, io ho fatto 340 atti ma non cambia niente”. Secondo il leader di Azione, la quantità degli atti parlamentari conta poco se non si traduce in un impatto concreto sulla gestione delle questioni industriali e politiche.
Transizione energetica: divergenze sulla strategia europea
Il confronto si è acceso anche sul tema delle politiche europee legate alla transizione energetica. Simona Bonafè ha criticato l’azienda Stellantis, affermando: “Io credo che Stellantis che dice che oggi deve mettere in cassa integrazione i dipendenti perché c’è lo stop nel 2035 del motore endotermico sta cercando semplicemente un alibi”.
Carlo Calenda ha però contestato questa interpretazione, spostando l’attenzione su un problema più imminente: “Prima dello stop al motore endotermico del 2035, come Simona sa bene, c’è il problema del 2025, perché nel 2025 la Commissione europea aveva previsto di erogare delle multe fino a 17 miliardi se non si fosse raggiunta la quota di un quinto delle auto elettriche”. Calenda ha definito questa misura una “follia”, spiegando che “è l’idea che tu forzi una transizione quando non ci sono le premesse economiche per una transizione, perché una macchina elettrica non riesce ad essere comprata da una famiglia media”.
L’intenso dibattito ha messo in luce le diverse visioni politiche su sostenibilità e industria, facendo di Quarta Repubblica uno spazio cruciale per il confronto sulle sfide economiche e sociali del Paese.
