I rossoneri di Ancelotti inseguono la Juventus. Il 19 marzo 2006 c’è Udinese-Milan: il poker del Diavolo è firmato da Shevchenko, Gilardino e Seedorf.
Il Milan post-Istanbul inizia la stagione 2005/06 con rinnovato spirito di contendere lo scudetto alla Juventus e di raggiungere ancora la finale di Champions League. Sul mercato, si registra l’ingaggio del centravanti azzurro Gilardino che prende il posto di Crespo, tornato al Chelsea dopo il prestito. L’impianto di Ancelotti rimane pressoché immutato, del resto la formazione rossonera è molto forte.
Inseguimento al primato
Come spesso accaduto, nelle prime giornate di campionato il Milan perde punti per strada. E la Juventus scappa subito via. La vittoria nello scontro diretto consente a Maldini e compagni di accorciare. Poi, però, un pessimo score nel mese di dicembre si traduce in un distacco troppo vistoso rispetto al 1° posto. Nel girone di ritorno i rossoneri aumentano i giri mentre i bianconeri rallentano. La formazione di Capello resiste 0-0 nella gara di ritorno e blinda lo scudetto. Il Diavolo però non molla…
Udinese-Milan, show rossonero
Il 19 marzo 2006, al “Friuli”, c’è Udinese-Milan. Ancelotti sfida i bianconeri con Kakà alle spalle di Shevchenko e Gilardino. Il primo gol nasce da uno scambio tra le due punte rossonere: De Sanctis gioca male un pallone avvelenato e l’ex Dinamo Kiev mette in rete di sinistro. Nella ripresa, Costacurta vede lo scatto di Gilardino sul filo del fuorigioco: l’attaccante azzurro è freddo e porta il Milan sul doppio vantaggio. La gara è in discesa per i rossoneri. Pochi minuti più tardi Gilardino serve Shevchenko di tacco e il bomber ucraino gonfia ancora la rete. L’Udinese alza bandiera bianca. E il Milan trova anche il poker: Seedorf scatta sulla trequarti, si porta avanti il pallone e chiude il risultato con un destro che non lascia scampo al portiere dell’Udinese.