I Carabinieri hanno arrestato il boss Domenico Conte. È stato il mandante della sparatoria di dicembre 2017 a Bitonto, dove morì un’anziana.
BITONTO – Dopo 37 giorni è terminata la latitanza del boss bitontino Domenico Conte. Il 48enne era in fuga dal 20 aprile scorso e si nascondeva in un residence di Giovinazzo con la moglie e la figlia di sei anni.
L’uomo è accusato di essere il mandante dellasparatoria avvenuta a Bitonto lo scorso dicembre e che ha portato alla morte di Anna Rosa Tarantino, usata come scudo dal vero obiettivo della spedizione mafiosa.
L’arresto è avvenuto all’alba del 27 maggio al termine di una lunga indagine condotta dal commissariato di Bitonto, dagli uomini della Squadra Mobile di Bari e del Comando Provinciale dei Carabinieri, della compagnia di Molfetta e della stazione di Bitonto.
Arrestato il boss Domenico Conte, la latitanza è durata 37 giorni
Domenico Conte lo scorso 20 aprile è sfuggito alla cattura, riuscendo a scappare poco prima dell’arrivo degli inquirenti. Da quel giorno si sarebbe spostato più volte senza mai avere un punto di riferimento fisso. Ma il richiamo della sua famiglia era così forte tanto da non allontanarsi mai dalla Puglia.
In queste ore gli investigatori ascolteranno anche il proprietario del residence dove è stato trovato il boss. Le Forze dell’Ordine vogliono capire se fosse all’oscuro della vera identità dell’ospite oppure se la conoscesse. Le indagini proseguiranno anche per cercare di svelare i nomi delle persone che hanno facilitato la fuga di Conte.
Nel blitz dello scorso aprile in manette era finito anche il braccio destro del boss, Alessandro D’Elia, che il 30 dicembre fu l’uomo che avrebbe portato ai sicari Papaleo e Sabba il mandato di uccidere Giuseppe Casadibari del clan Cipriano.
Di seguito il video con gli arresti dello scorso aprile
fonte foto copertina https://www.facebook.com/carabinieri.it/