Governo, a settembre la resa dei conti sui dossier in sospeso
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Direttore: Alessandro Plateroti

A settembre la resa dei conti sui dossier rinviati

Giuseppe Conte

Il governo si prepara a un mese di settembre che si preannuncia incandescente. Si decide sul Mes e sulla modifica dei decreti Sicurezza.

Negli ultimi mesi il Governo giallorosso, anche alla luce di un momento storico e politico particolarmente delicato, ha optato per la strategia dei rinvii almeno per quanto riguarda alcuni dossier particolarmente scivolosi. Dossier che andranno affrontati e risolti a settembre, quando le luci dei riflettori resteranno comunque puntati sul piano di rilancio nazionale e sui soldi del Recovery fund. Sempre con lo spettro del Mes alle spalle.

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Camera dei Deputati Parlamento
Roma 09/09/2019 – Camera dei Deputati voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Camera dei Deputati

Mes e fondi europei

E in effetti proprio il Mes rappresenta il primo problema irrisolto e rinviato al mese di settembre (o giù di lì). Sul tema la maggioranza resta divisa. Per il Partito democratico si tratta di uno strumento utile se non addirittura indispensabile, come suggerito in diverse occasioni anche dal Segretario Nicola Zingaretti. Matteo Renzi è allineato ai dem, mentre il Movimento 5 Stelle al Mes ha dichiarato guerra.

Da chiarire la posizione del Premier Conte, che ha sempre definito lo strumento come non idoneo all’emergenza. La speranza del premier è che i soldi del Next Generation Eu possano finanziare l’ambizioso piano del governo, così da non dover far ricorso al Mes.

Ma la discussione potrebbe comunque finire sul tavolo, magari anche per la spinta del ministro della Salute Roberto Speranza.

Oltre al Mes il governo dovrà confrontarsi anche con le Opposizioni per mettere a punto il piano nazionale. E il confronto si preannuncia tutt’altro che semplice.

Giuseppe Conte capo del Governo
16/05/2020 Roma – conferenza stampa Presidente del Consiglio dei Ministri / foto Alessandro Serrano’/Pool/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte

La riforma della Legge elettorale

Il governo dovrà poi confrontarsi sulla riforma della legge elettorale. In casa Pd si inizia a registrare una crescente agitazione legata al timore che i patti possano non essere rispettati. Tradotto che si proceda con il taglio dei parlamentari e che ci si fermi lì. Luigi Di Maio ci ha messo la faccia a nome del Movimento 5 Stelle facendo sapere che gli accordi ci sono e vanno rispettati. La grande incognita è rappresentata da Italia Viva, decisamente meno entusiasta della riforma della legge elettorale passata nei mesi precedenti.

La modifica dei decreti Sicurezza di Matteo Salvini, altro tassello del settembre caldo del governo

Un altro ostacolo del settembre caldo del governo è rappresentato dalla modifica dei decreti Sicurezza di Matteo Salvini. Solo poche settimane fa il Viminale aveva annunciato un accordo nella maggioranza di governo, bersagliato dalle critiche arrivate, oltre che dalla Lega, anche dalla maggioranza.

Scarica QUI il Decreto Agosto.

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ultimo aggiornamento: 18 Agosto 2020 15:20

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