Abu Mazen rompe con Israele e gli Stati Uniti. La Santa Sede esprime preoccupazione.
RAMALLAH (PALESTINA) – Abu Mazen rompe con Israele e Stati Uniti. Il presidente palestinese, come riportato dall’agenzia statale Waa, ha annunciato la fine di tutti gli accordi firmati in passato affermando che il primo, come potenza occupante, è responsabile dei territori che occupa.
Un annuncio arrivato in un periodo non assolutamente facile per questo territorio. Il governo israeliano, infatti, ha annunciato la volontà di annettersi parte del territorio occupato dalla Cisgiordania, come previsto dal piano di pace proposto dalla Casa Bianca.
Abu Mazen rompe con Stati Uniti e Israele
Una rottura improvvisa ma che alimenta la tensione in quella zona. “L’Organizzazione per la liberazione della Palestina e lo Stato della Palestina – si legge sull’agenzia statale Wafa – sono da oggi esentati da tutti gli accordi e le intese con i governi americano e israeliano e da tutti gli obblighi previsti, come quelli di sicurezza“.
Una rottura che, quindi, obbliga Israele ad assumersi i propri obblighi in quanto potenza occupante “con tutte le conseguenze e le ripercussioni basate sul diritto internazionale e umanitario, in particolare la Quarta Convenzione di Ginevra”.
La preoccupazione della Santa Sede
La decisione di Abu Mazen è stata appresa con molta preoccupazione da parte del Vaticano per “eventuali atti che possano compromettere ulteriormente il dialogo tra israeliani e palestinesi“.
Nelle scorse ore c’è stato un colloquio tra il Capo negoziatore e Segretario Generale dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e Paul Richard Gallagher, Segretario per le Relazioni con gli Stati. Non sono esclusi in futuro ulteriori contatti tra le parti per cercare di evitare possibili escalation da parte di una delle due nazioni. Una situazione che continua ad essere di emergenza in una zona che già in passato ha dovuto fare i conti con diversi scontri.
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