In arrivo altri aiuti per Gaza, Macron: "Serve cessate il fuoco"
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Direttore: Alessandro Plateroti

In arrivo altri aiuti per Gaza, Macron: “Serve cessate il fuoco”

Emmanuel Macron

Per il presidente Macron è tutto inutile se non ci sarà un cessate il fuoco: arriva la risposta di Tajani durante la conferenza di Parigi.

Grandi risultati dalla conferenza di Parigi tenutasi ieri. La Francia è pronta ad inviare oltre un miliardo di aiuti umanitari per aiutare la popolazione di Gaza e della Cisgiordania. Tuttavia, per il presidente Emmanuel Macron, tutti gli sforzi potrebbero rivelarsi inutili senza uno stop ai bombardamenti.

Emmanuel Macron

Macron: “Cessate il fuoco”

Dopo la nave-ospedale inviata dall’Italia, anche dalla Francia si smuove qualcosa. L’evento organizzato da Macron ha avuto l’obiettivo di sbloccare gli aiuti alla Striscia di Gazza, colpita dai bombardamenti di Israele dopo l’attacco del 7 ottobre.

Si parla di 1,2 miliardi di dollari fino alla fine del 2023, come fanno sapere le Nazioni Unite. Per il Capo di Stato francese però, bisogna “lavorare per proteggere i civili. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di una pausa umanitaria molto rapida e dobbiamo lavorare per un cessate il fuoco“.

Se Israele ha “il diritto di difendersi e il dovere di proteggere il proprio popolo”, il suo governo ha anche “l’eminente responsabilità di rispettare la legge e proteggere i civili”.

La sosta di 4 ore di Israele

Come spiega Macron, è inutile programmare aiuti umanitari per la popolazione palestinese, se poi i camion non avranno la possibilità di entrare effettivamente nella Striscia.

Non possiamo aspettare un altro minuto per un cessate il fuoco umanitario a Gaza e per la rimozione di un assedio che è una punizione collettiva per un milione di bambini”, ha dichiarato infatti Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati.

In Israele, tuttavia, sembra essere arrivati alla possibilità di avere delle soste di quattro ore in alcune parti del Nord della Striscia di Gaza, per permettere il passaggio degli aiuti umanitari e la fuga dei civili.

Tajani tuona: “I nemici dono i terroristi…”

D’altra parte, durante la conferenza di Parigi ci sono stati comunque pensieri contrastanti. Non può esserci un cessate il fuoco finché Hamas lancia missili contro Israele: vogliamo delle pause umanitarie che permettano di trovare scampo ai civili di Gaza, ma dobbiamo anche preoccuparci della popolazione di Israele sottoposta al lancio di migliaia di razzi. Il nemico è Hamas, sia ben chiaro. I nemici sono i terroristi che si fanno scudo del popolo palestinese”, ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Ma il percorso è lungo, e non sarà tantomeno facile. “Noi siamo amici di Israele e dei palestinesi, mentre siamo nemici di Hamas, la cui ideologia sanguinaria non rappresenta affatto la popolazione palestinese”, precisa Tajani.

Poi conclude: “Unico interlocutore resta l’Autorità nazionale palestinese: sostenerla è vitale per arrivare all’obiettivo condiviso di due popoli e due Stati”.

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ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2023 10:53

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