Il ministero della Salute ha redatto la bozza di una circolare in cui specifica la prassi in caso di aumento di ricoveri e contagi da Covid.
Con la comparsa del Covid in tutto il mondo, si è creata una situazione di allarmismo senza precedenti. Quarantene obbligatorie, mascherine e misure di prevenzione varie, hanno contribuito a spaventare la popolazione.
Tra le misure ipotizzate nel caso di un andamento negativo della curva Covid-19, il reinserimento delle mascherine, lo smart working e limiti agli eventi. Sono queste le condizioni a cui gli italiani andranno incontro nel caso in cui aumentino contagi e ricoveri. Lo ha riferito una circolare del ministero della Salute, che attualmente si trova ancora in bozza all’esame delle Regioni.
La notizia è giunta attraverso l’Adnkronos Salute. Quali sono le indicazioni anti-Covid con l’arrivo dell’inverno? “Nessuna circolare in pubblicazione. Prosegue il monitoraggio del quadro epidemiologico e si continua a raccomandare la quarta dose per fragili e over 60“. Sono queste le dichiarazioni di alcune fonti del ministero della Salute.
La bozza del ministero della Salute
Qualora si dovesse verificare “un evidente peggioramento epidemiologico” di Covid-19 “con grave impatto clinico e/o sull’assistenza sanitaria e/o sul funzionamento dei servizi essenziali”, l’uso delle mascherine “in spazi pubblici chiusi potrà essere una prima opzione per limitare la trasmissione nella comunità. Analogamente, nel caso di un sensibile peggioramento dell’epidemia, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti”.
Nell’introduzione della bozza, si legge che alla luce dei dati sull’andamento dei ricoveri e contagi, “la pandemia non è ancora terminata”. E prosegue: “Diversi fattori contribuiscono a rendere incerte l’evoluzione epidemiologica e le ricadute sul sistema sanitario in termini di domanda di assistenza”.
Poi aggiunge: “Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi – per il terzo anno consecutivo – ad affrontare un autunno. E un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute”, si legge nella bozza del documento.
Infine si legge nel provvedimento: “Nel periodo autunno-inverno 2022-2023, il Ministero e le altre Istituzioni nazionali continueranno ad assicurare una comunicazione chiara, completa e basata su evidenze scientifiche allo scopo di favorire una aderenza consapevole alle raccomandazioni istituzionali“.