Il presidente della Repubblica ha visitato la sede dell’Ansa, in occasione del 75° anniversario. Mattarella ha ricordato il ruolo delle agenzie di stampa.
ROMA – L’Ansa compie 75 anni. La notissima agenzia di stampa ha ricevuto nell’occasione la visita del presidente della Repubblica.
Ansa, la visita di Mattarella
Sergio Mattarella è stato ricevuto dal presidente Giulio Anselmi, dal direttore Luigi Contu e dall’Ad Stefano De Alessandri, Mattarella ha incontrato i giornalisti dell’Ansa nella newsroom. Il primo flash dell’ANSA che il 31 gennaio 2015 ha dato la notizia dell’elezione a capo dello Stato, con la foto dell’applauso del Parlamento in seduta comune per il dodicesimo presidente della storia della Repubblica. È l’omaggio dell’Ansa a Sergio Mattarella che oggi ha visitato la storica sede di via della Dataria in occasione dei 75 anni dell’agenzia.
“Sostegno pubblico”
Il capo dello Stato ha dichiarato: “75 anni rammentano che l’Ansa è stata lo strumento con cui si è affermata la libertà di stampa e di informazione nel nostro Paese. Questa formula delle agenzie di stampa che intende garantire l’informazione agli organi di informazione conferisce un carattere pubblico a questa attività. Questo fa comprendere le esigenze di sostegno da parte delle istituzioni. La libertà di stampa è fra i principi portanti della democrazia e della nostra Costituzione“.
“Ruolo di informazione straordinario”
Infine, Mattarella ha sottolineato l’attività di informazione dell’ansa, in un’epoca dove le notizie infondato o distorte dilagano: “Quella della verifica delle notizie è la tradizione delle grandi agenzie. Questo è sempre più importante, anche perché siamo nella stagione delle fake news, con cui è facile costruire notizie e titoli che disorientano, non corrispondenti alla realtà. Questa è una responsabilità quella di fornire sempre notizie tempestive, con credibilità e autorevolezza. Tanto più si è autorevoli quanto più le notizie sono confermate. C’è un virus che circola fra le molteplici testate del nostro Paese, e non solo, il timore di ‘bucare’ una notizia. Per cui c’è da rifuggire dalla tentazione di rincorrere un titolo senza fare le verifiche indispensabili“.