Il codice rosso diventa legge. Il Senato ha approvato il ddl con 197 sì e 47 astenuti. Tra questi il Partito Democratico e LeU.
ROMA – Il Senato approva uno degli ultimi provvedimenti prima della lunga pausa estiva. Palazzo Madama con 197 sì e 47 astenuti, tra cui PD e LeU, ha dato il via libera al ddl sul codice rosso per la violenza delle donne. Il decreto, quindi, diventa legge visto che la Camera lo aveva già approvato.
Il testo, quindi, nelle prossime ore è atteso al Quirinale per la firma di Mattarella e di conseguenza la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che lo renderà in vigore a tutti gli effetti.
Cosa prevede il decreto legge del codice rosso per la violenza sulle donne
Sono diverse le norme contenute in questo decreto legge. Tra le più importanti sicuramente quello che dà al possibilità alla donna di denunciare entro un anno la violenza subita e non sei mesi, come previsto dal precedente provvedimento.
Più attenzione anche ai maltrattamenti in famiglia che prevede una reclusione da tre a sette anni e la pena può essere aumentata se l’aggressione avviene in presenza di un minore o a danno di una donna in stato di gravidanza, con disabilità o aggressione avvenuta con armi.
Anche lo stalking vede una condanna aumentata da uno a sei anni e sei mesi. Stretta contro l’acido più i percorsi di recupero in caso di sospensione della pena. Una condanna per violenza sessuale può prevedere una pena dai sei ai dodici anni mentre può finire in carcere chi pubblica sui social o diffonde foto e video contenuto sessuale per vendicarsi del partner. La legge entrerà in vigore ufficialmente dopo la firma del presidente Mattarella. Da capire se la legge è retroattiva (cosa molto difficile) oppure se il provvedimento entrerà ufficialmente in vigore solamente con vicende successive alla sua approvazione.
