L’attacco al ponte di Kerch, ha innescato l’escalation militare in Ucraina: lo ha dichiarato il fondatore di “Odessa Journal”.
Alla luce della recente esplosione del ponte di Kerch, che collega la Russia alla Crimea, le autorità del Cremlino sostengono di aver individuato il responsabile dietro questo gesto. Pare che il camion fosse controllato all’ingresso del ponte, ma nonostante i vari controlli, nessuno si era accorto di alcuna anomalia.
Ancora non è noto se il conducente del mezzo fosse cosciente o meno della presenza dell’esplosivo all’interno del mezzo di trasporto. Secondo il consigliere presidenziale ucraino Podolyak, ci sarebbe Mosca dietro l’attacco al ponte della Crimea, parlando di “conflitti tra i servizi speciali russi”. Secondo i russi, invece, sarebbero stati i servizi segreti di Kiev.
L’attacco al ponte di Kerch, ha innescato l’escalation militare in Ucraina. “Per il momento su Odessa non sono ancora state lanciate bombe, sono cadute su Zaporinha e Kiev.” Sono queste le dichiarazioni di Ugo Poletti, fondatore e direttore di “The Odessa Journal” al programma televisivo Mattino 5.
Poi ha aggiunto: “Con l’attacco al ponte gli ucraini hanno dato uno schiaffo a Putin, perché quello era il simbolo della presenza russa sul Mar Nero e l’attacco alla capitale ucraina è la punizione russa. La vendetta di Putin. La cosa grave non è l’attacco in sé ma il fatto che gli ucraini hanno dimostrato di essere capaci di farlo. I russi avevano dichiarato che era invulnerabile e, invece, è stato dimostrato il contrario.”
Infine conclude: “Al momento è stato parzialmente danneggiato, ma se venisse compromessa anche la ferrovia, questo sì sarebbe un grave problema per i russi, non solo d’immagine, ma anche per il rifornimento delle truppe”.
La vicenda
Secondo quanto riferito da Mosca, i fatti parlerebbero chiaro. Poco dopo le sei del mattino di sabato 8 ottobre, un camion bomba ucraino, diretto verso la Russia, è esploso. A causa dell’esplosione il ponte è stato “danneggiato” da “vandali ucraini”. Lo avrebbe riferito Vladimir Konstantinov, capo dell’assemblea della Crimea, il parlamento regionale voluto dalla Russia, Vladimir Konstantinov.