In Egitto c’è stata un’esplosione che ha coinvolto un bus turistico con a bordo 14 persone di nazionalità vietnamita: due morti e dodici feriti.
GIZA (EGITTO) – La fine 2018 in Egitto si tinge di sangue. Nel pomeriggio italiano di venerdì 28 dicembre alcuni terroristi avrebbero messo una bomba nell’area archeologica a Giza. L’esplosione avrebbe investito un pullman turistico che passava di lì. Il primo bilancio è di due morti e dodici di feriti anche se ancora la situazione è in continua evoluzione.
Secondo le prime informazioni date dal Ministero dell’Interno, a bordo del mezzo c’erano 14 turisti vietnamiti più l’autista e la guida, entrambi egiziani. Gli ultimi due sono rimasti feriti anche se le condizioni delle persone ricoverate non sono state rese note.
Dalle informazioni che arrivano dai media locali non dovrebbero essere coinvolti passanti e turisti che si trovavano in quel momento in zona.
Attentato in Egitto, la bomba è stata posizionata sul ciglio della strada
Sono in corso gli accertamenti per verificare la dinamica dell’incidente ma secondo una prima ricostruzione l’esplosivo sarebbe stato posizionato sul ciglio della strada e fatto esplodere al passaggio del bus turistico. Si tratta del primo attacco contro gli stranieri in questi ultimi due anni che hanno visto il Paese egiziano al centro di diverse tensioni.
L’attentato non è stato rivendicato fino a questo momento ma presumibilmente gli autori possono essere identificati nei jihadisti che negli ultimi tempi hanno preso di mira i cristiani, colpendo diversi autobus. L’attacco odierno sembra molto simile ai precedenti anche se il bilancio è inferiore.
Le autorità locali continuano ad indagare per risalire all’identità di chi ha commesso la strage anche se non sarà semplice. La zona è stata isolata per effettuare tutti i rilievi del caso e solamente nelle prossime ore ci sarà il via libera alla riapertura del luogo turistico.
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