Nato negli anni Ottanta, il segmento delle monovolume sopravvive sul mercato grazie alla presenza di un’ampia gamma di modelli di fascia medio alta.
Il mercato automobilistico offre soluzioni per ogni genere di necessità; le Case produttrici, nel corso degli ultimi decenni, hanno sviluppato modelli per (quasi) ogni segmento, benché le più recenti tendenze del settore vedano gli Sport Utility Vehicle farla da padrone. In generale, la quasi totalità dei marchi del settore automotive (eccetto quelli altamente specializzati o di lusso) hanno nei propri listini almeno un modello da collocare in un segmento di mercato e, in tal senso, le monovolume non fanno eccezione. Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere in merito a questo tipo di autovettura.
Cosa sono le auto monovolume
Per provare a definire le autovetture di tipo “monovolume” bisogna prima definire il concetto di volume; in parole semplici, basti pensare al profilo superiore del prospetto laterale della carrozzeria di una vettura. Questa linea individua i ‘volumi‘ dell’autovettura, che in genere sono due o tre: nel primo caso, si tratta del cofano anteriore e dell’abitacolo, nel secondo caso si aggiunge il baule portabagagli al posteriore (fanno eccezione le coupé e le hypercar ad elevate prestazioni).
Da questo punto di vista le monovolume si caratterizzano per una linea unica che unisce il vano motore all’abitacolo (secondo la definizione fornita dalla versione online dell’Enciclopedia Treccani, “autovettura in cui vano motore, abitacolo e bagagliaio sono disposti in un unico spazio“); questa caratteristica era particolarmente nei primi modelli di serie prodotti su vasta scala ed ha probabilmente portato alla formazione del termine stesso, benché spesso questo tipo di autovettura venga anche definito minivan. Per via delle dimensioni e dell’ampia capacità di carico, le monovolume sono particolarmente adatte agli spostamenti di media lunghezza in aree urbane o extraurbane che prevedano il trasferimento di un elevato numero di passeggeri con bagagli a seguito (come ad esempio il trasporto turistico).
Classificazione e caratteristiche
In Europa, il mercato automobilistico viene sezionato in vari “segmenti”, che rappresentano un parametro di classificazione ufficioso ma ampiamente diffuso. Secondo tale parametro, le monovolume appartengono al segmento M (da “multi-purpose car“, ossia autovettura multiuso).
Dal punto di vista tecnico, invece, le monovolume sono vetture deputate al trasporto di passeggeri (nella maggior parte dei casi da 5 a 7 persone, guidatore incluso). Si caratterizza per l’abitacolo ampio (sia in lunghezza che in larghezza), confortevole e versatile: molti modelli consentono di modificare la disposizione delle file di sediolini (due o tre a seconda dalla capacità della vettura). Per quanto concerne la meccanica, buona parte delle monovolume sono derivate da modelli di berlina: le modifiche più significative riguardano l’allestimento degli interni e l’aggiunta di un vano portabagagli particolarmente capiente. L’idea alla base di ogni monovolume, infatti, è quella di abbinare la praticità e il confort in un veicolo in grado di trasportare molte persone e un abbondante carico. Ciò, naturalmente, va a scapito della linea estetica – sempre molto minimal e talvolta persino anonima – e dell’aspetto prestazionale, trascurato a favore di una complessiva qualità dell’economia di esercizio.
Sul mercato è possibile trovare sia monovolume a cambio automatico sia con trasmissione manuale, con motorizzazioni di cilindrata compresa tra 1.0 e 2.0 litri; i prezzi di listino al nuovo possono oscillare tra i 13.000 ed i 45.000 euro, a seconda dalla marca e del livello di gamma.
Elenco monovolume in vendita in Italia
Dal listino del sito Quattroruote è possibile ricavare un elenco delle monovolume e dei minivan in commercio in Italia che comprende i seguenti modelli:
- BMW Active Tourer;
- BMW Gran Tourer;
- Citroen Berlingo;
- Citroen C4 Space Tourer;
- Citroen Grand C4 Space Tourer;
- Citroen Space Tourer;
- Dacia Dokker;
- Dacia Lodgy;
- FIAT 500 L Wagon;
- FIAT Qubo;
- Ford C-Max;
- Ford Galaxy;
- Ford S-Max;
- Ford Tourneo;
- Kia Carens;
- Mercedes Classe V;
- Opel Combo;
- Opel Zafira;
- Renault Espace;
- Renault Grand Scenic;
- SEAT Alhambra;
- Toyota Prius (7 posti);
- Toyota Proace Verso;
- Volkswagen Sharan;
- Volkswagen Touran.
I principali modelli di monovolume usato o fuori produzione (senza includere le precedenti generazioni di modelli ancora in vendita) sono:
- Chevrolet Orlando;
- Chevrolet Tacuma (venduta anche come Daewoo Tacuma);
- Chrysler Voyager (venduta in Italia anche come Lancia Voyager);
- Citroen C4 Picasso;
- Citroen C8;
- Citroen Evasion;
- Citroen Xsara;
- Daihatsu YRV;
- FIAT Multipla;
- FIAT Ulysse;
- Honda Shuttle;
- Honda Stream;
- Hyundai H-1;
- Hyundai Matrix;
- Hyundai Santamo;
- Hyundai Trajet;
- Kia Carnival;
- Lancia Phedra;
- Lancia Zeta;
- Mazda Demio;
- Mazda 5 (prima serie);
- Mazda MPV;
- Mazda Premacy;
- Mercedes Classe A (prima serie);
- Mercedes Classe R;
- Mercedes Vaneo;
- Mitsubishi Grandis
- Mitsubishi Space Gear;
- Mitsubishi Space Runner;
- Mitsubishi Space Star;
- Mitsubishi Space Wagon;
- Nissan Almera;
- Nissan Note;
- Nissan Serena;
- Opel Agila;
- Opel Meriva;
- Opel Sintra;
- Peugeot 5008;
- Peugeot 807;
- Pontiac Trans Sport;
- Renault Avantime;
- Ssangyong Rodius;
- Subaru Justy;
- Subaru Trezia;
- Suzuki Liana;
- Toyota Picnic;
- Toyota Previa;
- Toyota Verso.
Breve storia delle monovolume
Rispetto ad altri segmenti, quello delle monovolume è piuttosto giovane, dal momento che si è diffuso su larga scala a partire dagli anni Ottanta. Ciò nonostante, non mancano esempi antecedenti di vetture le cui caratteristiche tecniche possono essere assimilate a quelle delle moderne auto monovolume. La prima, in ordine di tempo, è la Stout Scarab del 1935; negli anni del Secondo Dopoguerra comparvero altri modelli, più vicini alla moderna idea di monovolume, come ad esempio la DKW Schnellaster, il Volkswagen Type 2 e la FIAT Seicento Multipla del 1956.
Nel 1984 fanno la loro comparsa, in Europa e negli Stati Uniti, diversi modelli che inaugurano ufficialmente un nuovo segmento. A fare da apripista alle monovolume nel Vecchio Continente è la prima generazione della Renault Espace, concettualmente molto simile alla Lancia MegaGamma, un prototipo presentato diversi anni prima a Torino da Giorgetto Giugiaro che la FIAT non ebbe la forza di produrre in serie.
Negli USA, invece, furono la Dodge Caravan e la Plymouth Voyager a dare origine ad una nuova categoria di auto di grandi dimensioni; seguirono la Chevrolet Astro, la GMC Safari e la Ford Aerostar, lanciate sul mercato tra il 1985 ed il 1986.
Nel 1994 fa il suo debutto la prima monovolume FIAT (l’Ulysse), assieme al primo minivan Lancia (la Z), nell’ambito di una joint-venture con il Gruppo PSA che porterà sul mercato anche la Citroen Evasion e la Peugeot 806.