Formalizzata la cessione di Autostrade per l’Italia alla Cassa depositi e prestiti, il braccio economico del Ministero delle Finanze.
Uno degli effetti del crollo del Ponte Morandi, che nell’agosto 2018 ha causato 43 vittime, è stata la decisione del Governo italiano di riportare la rete autostradale sotto il controllo pubblico, togliendola alla gestione della società Atlantia, holding di Benetton. Scartata l’ipotesi legata alla revoca della concessione, per la contesa giudiziaria che sarebbe stata causata dagli esiti tutt’altro che scontati, il Governo ha optato per l’acquisto di Autostrade tramite la Cassa depositi e prestiti, società privata sotto il controllo del ministero delle Finanze.
Autostrade venduta allo Stato
L’operazione è stata portata avanti a prezzi di mercato: le azioni di Atlantia valgono 8,2 miliardi di euro. Questa è la cifra che verserà la cordata di Cdp e dei fondi di investimento Blackstone e Macquaire, al fine di acquistare il pacchetto azionario maggioritario della società. La stessa holding che fa capo alla famiglia Benetton ha comunicato il closing dell’operazione di cessione dell’88% del capitale di Aspi a favore del consorzio trainato da Cdp, il quale avrà la maggioranza assoluta delle azioni (51%). Tale operazione era già stata definita in data 31 maggio 2021, attraverso il via libera alla vendita, dato dai soci di Atlantia, formalizzata successivamente l’11 giugno 2022 con l’accordo avvenuto tra l’azienda e lo Stato.
La reazione dei parenti delle vittime del Morandi
La notizia è stata fortemente criticata dal Comitato parenti vittime ponte Morandi, che definisce tale avvenimento come “una delle pagine più scandalose della nostra storia”, in quanto Autostrade per l’Italia è stata acquistata dallo Stato al pieno prezzo di mercato. Inoltre, stando alla portavoce del comitato, Egle Possetti, gli 8,2 miliardi di euro dell’operazione sono solamente un piccolo acconto, rispetto ai soldi di cui il gestore pubblico dovrà farsi carico al fine di ripristinare una rete autostradale gravemente deteriorata.