L’avvocato La Scala, vice presidente dei piccoli azionisti del Milan, ha parlato del progetto di Yonghong Li e dei nuovi dilemmi societari.
Il Milan di Yonghong Li continua a navigare a vista. Una situazione che mette in apprensione non solo i tifosi rossoneri, ma anche i piccoli azionisti della società, che già in passato avevano fatto sentire la propria voce nelle questioni del club.
Intervistato da PianetaMilan, l’avvocato La Scala, vice presidente dei piccoli azionisti, ha parlato proprio dei dubbi che circondano Yonghong Li: “La richiesta di aumento di capitale di Fassone l’abbiamo accolta bene, il richiamo per noi costa poche centinaia di euro, perché possiamo limitarci a una somma in proporzione alle nostre azioni. Se i soldi non ci sono, è inevitabile trovare nuove soluzioni. Tra due mesi scopriremo la sorte del Milan e di Yonghong Li“.
I piccoli azionisti del Milan e i dubbi sul progetto Yonghong Li
Parlando nello specifico della condotta del presidente Li, l’avvocato ha chiarito: “Pur con qualche ritardo, sin qui ha sempre mantenuto i suoi impegni. Rimane un uomo che non ha spiegato bene il progetto che intende sviluppare sul medio-lungo periodo. Gli intenti sono senza dubbio di carattere economico-speculativo, mancano progetto e visione. Nemmeno Elliott ce l’ha“.
Sul clamore dei media attorno alla questione societaria, La Scala si dice sereno: “I movimenti vanno supportati dagli azionisti, anche Fininvest operava in questo modo. Molte squadre di calcio funzionano così, non hanno equilibrio finanziario, perdono e bruciano cassa. Ma il bilancio è andato meglio del previsto, adesso arriveremo a giugno e vedremo“.
L’intuizione Gattuso
La chiusura è dedicata alle tematiche di campo: “La squadra ha trovato il parfulmine, le vicende societarie per fortuna impattano poco. C’è un allenatore che è bravo a tenerle lontane. La società non dà riflesso delle difficoltà sui giocatori, stiamo andando come nessuno sperava, addirittura meglio. La vera intuizione è stata trovare Gattuso“.