Bersani attacca senza freni Giorgia Meloni: “Questi sono sovranisti della mutua”

Bersani attacca senza freni Giorgia Meloni: “Questi sono sovranisti della mutua”

Pier Luigi Bersani critica duramente Meloni e Salvini a La7, definendoli “sovranisti della mutua” al servizio dei ricchi.

Pier Luigi Bersani ha lanciato una critica pungente durante la sua partecipazione al programma Otto e Mezzo su La7. Definendo Giorgia Meloni e Matteo Salvinisovranisti della mutua”, Bersani ha attaccato la loro apparente contraddizione nell’innalzare figure come Elon Musk a modello, mentre si propongono come difensori del popolo.

La sua accusa principale? Il governo italiano, secondo Bersani, sostiene politiche a favore dei ricchi e degli interessi delle élite. Mentre crea divisioni tra le classi più povere per ottenere consenso. Come riportato da ilfattoquotidiano.it

Pier Luigi Bersani

L’attacco a Elon Musk e la difesa della Costituzione

Bersani ha rimarcato il silenzio del governo italiano di fronte a una recente dichiarazione di Elon Musk, che ha criticato apertamente i giudici e messo in discussione la Costituzione italiana. “Questi sono sovranisti della mutua, perché davanti a una dichiarazione di Elon Musk, che non è un cittadino qualsiasi e che ha sparato a zero non solo contro i giudici ma anche contro la nostra Costituzione, questo governo è stato zitto. È stato costretto a intervenire il presidente della Repubblica, ma non toccava mica a lui salvare la dignità del nostro paese”, ha dichiarato Bersani.

La necessità di un intervento da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha proseguito, dimostra il vuoto lasciato dall’esecutivo in tema di dignità nazionale e difesa istituzionale.

Meloni e Salvini, a detta di Bersani, mostrano un’ipocrisia evidente nel porsi come campioni del popolo. Pur avendo come punto di riferimento il miliardario Musk e figure come Donald Trump. Queste personalità incarnano, secondo lui, esattamente l’élite contro cui i leader di destra dichiarano di combattere.

Bersani: politiche di bilancio e il peso sui poveri

La legge di bilancio del governo Meloni è al centro della critica di Bersani. “Si sta disvelando via via un arcano che poi non è neppure un grande arcano, perché da sempre la destra sta coi ricchi e con chi dirige il traffico. Va a cercarsi il consenso dal popolo, scagliando il ceto medio contro i poveri, i poveri contro i poveracci, i poveracci contro i disperati e i disgraziati. E lo fa con un po’ di propaganda e dando a ciascuno qualcosa, ma prendendolo sempre dal basso”, ha affermato.

La principale fonte di entrate, ha sottolineato Bersani, è rappresentata dai 17 miliardi in più di Irpef, a carico di lavoratori dipendenti e pensionati. “I soldi veri dove li hanno presi? Li hanno presi dai 17 miliardi in più di Irpef, che per il 90% è pagato da lavoratori dipendenti e da pensionati, e dai 3 miliardi risparmiati del reddito di cittadinanza, cioè dalla povertà”, ha aggiunto.

Ricordo che le prime 5 banche di questo paese, alla fine del 2024, avranno fatto, mal contati, 25 miliardi di utili. Gli hanno preso 2 o 3 miliardi per darli alla sanità? No, gli hanno chiesto un prestito che sarà restituito nel 2027. Ma dare prestiti è il mestiere delle banche”, ha proseguito, dimostrando la connivenza tra la destra e i potenti, nonostante la retorica populista.

Nel finale dell’intervista, Bersani ha rilanciato la necessità di costruire un’alternativa politica concreta di centrosinistra: “L’ho sempre detto, qui c’è il carro davanti ai buoi, cioè la sensibilità sull’esigenza di un’alternativa è più avanti del progetto politico, che invece dovrebbe essere quello che tira il carro. Su questo c’è un ritardo colpevole, perché non corrisponde a una sensibilità che c’è e che potrebbe essere suscitata sul serio. Io ne vedo le condizioni potenziali, manca quell’elemento non da poco, che è dare fisicità al progetto di alternativa”.