Blitz contro la ‘Ndrangheta, 75 le persone finite in manette. Tra loro anche un ex assessore regionale.
CATANZARO – Blitz contro la ‘Ndrangheta nelle prime ore di martedì 21 luglio 2020. Sono 75 le persone arrestate fra Italia e Svizzera. Tra i fermati anche l’ex assessore regionale Francescantonio Stillitani che ha ricoperto un ruolo nelle giunte di Giuseppe Chiaravalloti e Francesco Scopelliti.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti citati da La Repubblica, il politico per anni è stata una figura di riferimento della famiglia Anello che, in cambio di favori nel settore turistico, lo hanno sostenuto con voti, appoggi e preferenze.
Camorra, otto arresti in Emilia Romagna
E’ stata un martedì ‘nero’ per la mafia italiana. In un’operazione della Guarda di Finanza di Rimini otto persone sono finite in manette con l’accusa di aver favorito i clan dei Sarno e dei Casalesi. Il blitz delle Fiamme Gialle ha portato anche al sequestro di 17 aziende e di beni per oltre 30 milioni di euro.
Un’indagine iniziata due anni fa e che si è conclusa con gli arresti effettuati in Emilia-Romagna.
Mafia nigeriana, diversi fermi in Italia
Sono 47, invece, le persone fermate tra Sicilia e Centro Italia in un’operazione che ha coinvolto la mafia nigeriana. L’associazione, chiamata Supreme Eiye Confraternity, ha la base in Nigeria, ma è diffusa molto nel Vecchio Continente. Tra le accuse quelle di tratta di esseri umani, riciclaggio, droga, sfruttamento della prostituzione e reati violenti.
Arresti tra Roma e Milano
Altre operazioni sono state condotte anche tra Roma e Milano. Nella Capitale sono finiti in manette otto persone (cinque imprenditori, due avvocati e un funzionario dell’Enac) per un giro di illeciti all’aeroporto di Fiumicino. Soldi, viaggi gratis e auto di lusso in cambio di certificazioni truccati.
A Milano, invece, sono stati posti i sigilli ai beni di Luca Lucci, capo ultrà del Milan, nell’ambito dell’indagine per traffico di droga che lo vede coinvolto.