Bonus psicologo escluso dalla Manovra. Iniziata una petizione per reintrodurre questa misura.
ROMA – Bonus psicologo escluso dalla manovra. La misura, fortemente voluta da tutti i partiti della maggioranza, non ha trovato spazio nella legge di bilancio e questo ha provocato diverse reazioni nel mondo politico. Le proteste non sono mancate e su internet è partita anche una petizione per chiedere al Governo di reintrodurre questa misura in un altro provvedimento.
Al momento, da parte del premier Draghi non sembrano esserci intenzioni di mettere a disposizione dei cittadini questi 50 milioni di euro, ma il confronto nella maggioranza potrebbe portare ad un passo indietro da parte del presidente del Consiglio e aprire al bonus escluso dalla legge di bilancio.
Cosa prevedeva il bonus psicologo
Il provvedimento sostenuto dall’intera maggioranza aveva il compito di aiutare le persone in difficoltà per la pandemia dal punto di vista psicologico. L’esecutivo aveva proposto di inserire nella legge di bilancio un fondo pari a 50 milioni di euro che aveva come obiettivo quello di favorire gli accessi ai servizi di psicoterapia.
Si trattavano di un provvedimento diviso in due parti. I primi 15 milioni, infatti, riguardavano il bonus avviamento mentre sono 35 i milioni per bonus sostegno. Una misura che era sicuramente importante e per questo motivo non è da escludere un inserimento di questa misura in altri provvedimenti.
A chi spettava
Il bonus di avviamento prevedeva 150 euro a persona per le persone dai 18 anni in su residenti in Italia a cui non è stato mai diagnosticato un disturbo mentale. La maggioranza, però, aveva previsto anche delle misure in favore delle persone che sono già in cura e per questo motivo avranno a disposizione un fondo da 35 milioni di euro.
Per ottenerlo dovevano presentare la documentazione. Con un Isee ai 15mila euro il bonus si attesa a 1.600 euro. Con una cifra tra 15mila e 50mila i soldi sono 800 euro. Si chiudeva, invece, con i 400 euro tra i 50mila e i 90mila euro.