La crisi colpisce anche i call center. Oltre tremila dipendenti di Almaviva di Palermo rischiano di essere licenziati.
PALERMO – La crisi colpisce anche i call center. Un settore che vede oltre 80mila di italiani impiegati ma che deve fare i conti con una situazione economica non proprio eccezionale. E per questo nelle prossime settimane ci potrebbero essere i primi tagli al personale di diverse aziende.
I call center – riferisce l’AGI – sono sempre stati un rifugio per gli italiani disoccupati e per i giovani che non riuscivano a trovare un posto di lavoro subito dopo l’università. Ma ora questa ‘giungla’ rischia di sparire per il fenomeno dumping, cioè la delocalizzazione delle sedi. Trasferire tutto all’estero può avere un vantaggio economico e la legge del 2012 di dover dire se se si sta parlando con l’estero non ha dato i suoi frutti.
Call Center in crisi, Almaviva pronta a licenziare oltre tremila dipendenti
E la crisi dei call center potrebbe portare alcuni dipendenti a perdere il proprio posto di lavoro. E’ il caso di Almaviva che a partire da settembre dovrebbe iniziare dei licenziamenti in tronco in tutta la Sicilia. Si parla di oltre ventimila persone a rischio, e solo 3200 a Palermo.
Una decisione che è stata presa per il crollo dei volumi di traffico. Le proteste sono iniziate sotto le sedi di Tim e Wind ma al momento non sembrano esserci soluzioni. La situazione sarà approfondita al MISE nella giornata di mercoledì 26 giugno 2019 quando è previsto un tavolo per cercare di trovare una soluzione.
Almaviva ha comunicato nei precedenti mesi la propria intenzione di licenziare oltre 20mila persone e dimezzare lo stipendio agli altri dipendenti. Il Governo si è messo subito al lavoro per scongiurare questa ipotesi e cercare di salvare il posto di lavoro alle persone impiegate in questa azienda.
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