Giorgia Meloni chiamata a placare gli alleati di governo per quanto riguarda il Canone Rai: nuovo scontro tra Salvini e Tajani.
Al momento la premier Giorgia Meloni non si è ancora pronunciata apertamente ma le questioni legate al canone Rai urgono il suo intervento, anche per mettere la parola fine alle diatribe interne alla coalizione di governo con particolare focus alla “lite” tra la Lega di Salvini e Forza Italia di Tajani che nelle ultime ore sono tornati ad “alzare la voce”.
Canone Rai, tensione Lega-Forza Italia
La situazione legata al Canone Rai sembra abbastanza chiara. Tutto è partito da quando Salvini aveva presentato ai suoi l’emendamento ad hoc al decreto fiscale sul taglio a 70 euro del canone. Una mossa che da Forza Italia non è stata gradita e che ha portato, anche adesso, ad una presa di posizione molto forte da parte degli azzurri.
In particolare da parte di Tajani che nelle scorse ore, da Pechino, ha precisato che la cancellazione del canone Rai “non fa parte del programma e quindi è una proposta che noi non Condividiamo perché si rischia di fare un danno alla televisione pubblica che altrimenti dovrebbe essere finanziata diversamente. La nostra posizione è assolutamente contraria a questa proposta e non la voteremo perché non condividiamo questa proposta che non fa parte del programma di governo”.
In questo senso, di totale parere opposta la Lega nella figura di Alessandro Morelli, fedelissimo di Salvini: “Penso che la Rai più che spendere troppo spende male, il nostro obiettivo è di diminuire le tasse agli italiani e quindi proseguiremo su questa strada”.
La posizione di Giorgia Meloni nella “lite” Salvini-Tajani
Ma come si posiziona la Premier Meloni in tutto questo? Al momento la Presidente del Consiglio non si è espressa ma, come riportato da Adnkronos, ci sarebbero due correnti di pensiero. “C’è chi sostiene che Giorgia Meloni abbia lasciato fare Matteo Salvini, quando quest’ultimo ha deciso di far presentare ai suoi l’emendamento ad hoc al decreto fiscale sul taglio a 70 euro del canone Rai”, si legge.
Una decisione dettata dalla volontà di “capire l’effetto che fa, ma anche per non creare frizioni ora con l’alleato, su un tema considerato dal Carroccio un cavallo di battaglia elettorale e non solo”.
L’altra versione, invece, ritiene che “Salvini voglia andare fino in fondo su un tema prioritario per lui. Insomma, il suo puntare i piedi sarebbe una sorta di clava da agitare per alzare il prezzo. Da qui la scelta di presentare un emendamento nonostante i dubbi di Fratelli d’Italia e il secco no di Forza Italia”.