La comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete contro l’Europa al Parlamento europeo: “Mi avete abbandonata, dove erano le istituzioni?”.
Intervenuta al Parlamento europeo, Carola Rackete ha parlato della missione della Sea Watch che l’ha resa famosa. Si tratta del viaggio iniziato dalle acque libiche con a bordo 53 migranti e concluso con l’ingresso in acque italiane. Violando le norme del decreto Sicurezza Bis di Matteo Salvini.
Carola Rackete al Parlamento europeo
Nella prima parte del suo intervento la Capitana, come è stata ribattezzata in contrapposizione a Matteo Salvini, ha voluto ribadire come la sua scelta di forzare il divieto sia stata figlia di un’esigenza.
“La mia decisione di entrare in porto con la Seawatch3 dopo 17 giorni in mare senza ricevere risposta non fu una provocazione come molti hanno detto. Ma un’esigenza […]. Ritenevo che non fosse più sicuro restare in mare e temevo per quanto poteva accadere”.
La comandante della Sa Watch contro l’Unione europea: “Dove erano le istituzioni? Mi avete abbandonata”
Carola Rackete ha poi duramente attaccato l’Europa, accusando i Paesi dell’Ue di averla lasciata da sola con la responsabilità della vita e della salute di cinquantatré persone soccorse in mare.
“Ho ottenuto attenzione dalle istituzioni, ma dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto? […]. L’unica risposta che ho avuto allora è stata da Tripoli, dove non potevo andare. In Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53 migranti. E’ stata una vergogna. Le istituzioni mi hanno attaccata. Sono stata lasciata sola. I governi hanno eretto muri, come se sulla nave ci fosse la peste”.