Caso Gregoretti, ipotesi rinvio voto della Giunta immunità
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Direttore: Alessandro Plateroti

Caso Gregoretti, si riunisce la Giunta delle Immunità: ipotesi rinvio voto

Matteo Salvini

Caso Gregoretti, spunta l’ipotesi del rinvio voto della Giunta dopo le elezioni del 26 gennaio. Salvini: “Se processano me, processano tutti”.

ROMA – Caso Gregoretti, possibile rinvio voto della Giunta dopo le elezioni Regionali del 26 gennaio. E’ questa l’ultima indiscrezione, riportata da Il Sole 24 Ore, ma subito dopo smentita da Maurizio Gasparri, relatore dei senatori.

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Il senatore forzista ha ribadito che i suoi colleghi si esprimeranno il 20 gennaio: “L’ipotesi di uno slittamento non è mai esistita. Oggi (mercoledì 8 gennaio) abbiamo avviato la discussione in merito, ci sono stati interventi parlamentari. Illustrerò alla Giunta la mia relazione e proporrà la mia ipotesi di esito della soluzione“.

Le tempistiche del voto

Le tempistiche del voto in Senato potrebbero essere abbastanza lunghe. Il 20 gennaio, almeno di cambiamenti dell’ultimo minuto, è previsto il giudizio della Giunta che dovrebbe dare il proprio via libera all’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Entro i successivi 60 giorni Palazzo Madama dovrà mettere in calendario la seduta per il voto definitivo.

L’ipotesi di uno slittamento a fine gennaio, secondo alcuni, era per evitare il possibile effetto ‘martire‘. Un via libera al processo da parte della Giunta potrebbe consentire al leader della Lega di aumentare i propri consensi. Si tratta, comunque, di una ricostruzione da verificare visto che in questi ultimi mesi il partito di via Bellerio ha sempre avuto diversi consensi dagli italiani.

Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial/

La difesa di Salvini

Nessun pentimento da parte di Salvini che durante il suo tour elettorale in Emilia Romagna si è detto pronto ad andare in Tribunale per aver bloccato uno sbarco. “Se processeranno me – ha sottolineato – processeranno anche tutti voi perché difendere i confini di un Paese è un dovere“.

Da parte del leader della Lega non c’è stato mai un passo indietro sulla vicenda, con l’ex ministro dell’Interno che ha sempre difeso la sua decisione.

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ultimo aggiornamento: 9 Gennaio 2020 9:32

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