Milan, Yonghong Li e il rischio bluff: il Cda si è concluso con un nulla di fatto, l’Uefa spinge per la bocciatura. Europa League a rischio, società anche.
Yonghong Li Milan, niente si muove. Finisce nel peggiore dei modi il Cda che tutti aspettavano da settimane: con un nulla di fatto, o meglio, con un nulla di detto che ha lasciato spiazzati i tifosi.
Doveva essere il giorno del nome del socio di minoranza, doveva essere un giorno chiave per il futuro prossimo di una squadra che dovrà comparire a breve di fronte alla camera arbitrale dell’Uefa per capire cosa potrà fare da grande.
Yonghong Li, Milan a rischio: Europa League in dubbio, Elliott alla finestra
E invece tutto tace. Le poche parole rilasciate da qualche addetto ai lavori sono suonate sconfortate e forse anche un po’ sconfortanti. Di fatto resta un mistero il futuro del Milan. Yonghong Li non parla, prende tempo ma entro il 22 giugno dovrà passare ai fatti: se non versa i trentadue milioni dell’aumento di capitale entra in scena il Fondo Elliott, che da minaccia sta piano piano diventando una speranza anche per i tifosi rossoneri.
Stando alle indiscrezioni sembra che il presidente del Milan non abbia ancora accettato alcuna offerta e sia in attesa di qualche proposta per lui più conveniente. E i tifosi attendono appesi a un filo.
Milan, pessimismo legato all’Uefa
Dopo l’ultimo Cda in casa Milan si respira un discreto pessimismo anche per quanto riguarda l’Uefa. La sensazione è che da Nyon arriverà una sentenza politica e non sportiva. A farne le spese potrebbero essere i rossoneri, costretti a fare ricorso al Tas allungando ulteriormente i tempi tecnici delle pratiche burocratiche che di fatto stanno bloccando il mercato in entrata.
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