“Di tutte le cose che le donne possono fare, parlare è ancora considerata la più sovversiva”- Michela Murgia: ecco chi è.
Michela Murgia gioca con le parole da anni ormai, è la scrittrice di spicco nello scenario editoriale italiano e non solo nel mondo della carta stampata. Ottiene un grande successo spaziando tra diversi ambiti e diversi metodo di comunicazione, è infatti autrice, blogger, drammaturga e attivista politica, critica letteraria e femminista.
Michela Murgia: biografia
Michela Murgia è nata il 3 giugno 1972 a Cabras, in Sardegna. Quando aveva 18 anni è stata adottata da una famiglia come filla de anima, un’anima-figlia, una tradizionale adozione sarda.
Ha frequentato l’istituto di studi tecnici Lorenzo Mossa di Oristano, e in seguito si è iscritta all‘Istituto di studi religiosi dell’arcidiocesi cattolica di Oristano dove ha studiato teologia. Non ha mai terminato gli studi ma nonostante questo ha insegnato per sei anni studi religiosi nelle scuole medie e superiori di Oristano.
Michela Murgia: carriera professionale
Nel 2006 esordisce con la sua prima pubblicazione Il mondo deve sapere, una satira sul call center di telemarketing, che denuncia lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica dei lavoratori. Il è stato portato in seguito anche sul palco dei teatri da David Emmer, con protagonista Teresa Saponangelo. È stato in seguito riadattato a film da Paolo Virzì ed è uscito nel 2008 con titolo Tutta la vita davanti.
Nel 2008 torna a nelle librerie con un libro di viaggio sulla sua natia Sardegna, intitolato Viaggio in Sardegna. L’anno seguente esce Accabadora, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Letterario Internazionale Mondello e il Premio Molinello per la prima narrativa.
Il 2012 è la volta de L’incontro e l’anno successivo è coautrice di L’ho uccisa perché l’amavo’. Falso! insieme a Loredana Lipperini, dedicato ai temi della violenza sulle donne in Italia. Il2016 esce infine Chirú, un romanzo su una relazione di tutoraggio intergenerazionale.
Michela Murgia è anche un editorialista per l’Espresso, dove tiene la sua rubrica dal 2021 che si intitola L’Antitaliana. Nel 2021 il suo libro Stai zitta, ha riscosso un grandissimo successo, dedicato al tema della violenza sulle donne è diventato ben presto uno dei libri più amati. Un libro necessario per i tempi che viviamo, perché come dice lei, tra tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la piú sovversiva.
Michela Murgia: vita privata
Della vita privata di Michela Murgia non si conosce poco, è stata sposata in passato con un uomo di cui non si conosce l’identità. Nel 2010 ha sposato Manuel Persico, un ragazzo di 12 anni più giovane di lei, il matrimonio durò quattro anni.
Murgia ha account su Facebook, Twitter e Instagram dove è molto attiva anche con post in cui fa rassegne riguardo attivismo sociale, di genere, politico e annunci di progetti lavorativi.
Nel 2014 ha raccontato all’Italia di aver combattuto con un tumore, ma a seguito delle elezioni per le quali non ha voluto inizialmente dichiarare di essere malata, “non volevo pietà“. In seguito ha dichiarato “La malattia non è una catastrofe, ma un pezzo della mia vita, che vale come gli altri e non voglio trattarla come un segreto oscuro o una cosa di cui vergognarmi..”. Ha ricevuto tantissimo conforto dai suoi lettori che le hanno espresso vicinanza tramite molti messaggi e commenti sui social.
5 curiosità su di lei
- Ha avuto anche esperienza anche come attrice in Quasi Grazia, un’opera teatrale di Marcello Fois, dove ha interpretato Grazia Deledda.
- Nel 2014 si è candidata alle elezioni politiche con la coalizione Sardegna Possibile, che aveva tra gli obbiettivi quello di raggiungere l’ indipendenza della Sardegna. Non ha poi preso posto arrivando terza ai sondaggi con il 10%.
- è membro della Società Italiana delle Letterate.
- è stata animatrice nell’Azione Cattolica come referente regionale del settore giovani.
- Michela Murgia ha dichiarato più volte di essere femminista, si batte infatti per i diritti e la violenza sulle donne anche con il suo lavoro.